“La sanità sammarinese può diventare un fulcro per lo sviluppo economico del paese, ma prima deve saper cambiare radicalmente”. L’affermazione è del Partito Socialista Nuova San Marino, che in proposito ha una sua ricetta, illustrata in un documento dettagliato. Il primo passo – sostiene – la soluzione di un quesito di fondo: se restare al servizio della popolazione o se allargato all’esterno. Nel primo caso diventerebbe inevitabile un ridimensionamento, considerato che così comè il sistema sanitario, per i responsabili di Nuova San Marino, è sovradimensionato. Nel caso invece si voglia misurare con il mercato, allora i correttivi individuati sono diversi. In primo luogo lo scorporo dall’ospedale dei servizi primari per la popolazione, come igiene pubblica, medicina di base, pediatria, ostetricia, ambulatori specialistici e altro. L’ospedale poi dovrebbe diventare qualcosa di simile ad una clinica privata: rispondere cioè alle funzioni pubbliche, ma con una gestione manageriale. “Per questo – spiega Dario Manzaroli, attuale direttore sanitario – la politica deve uscire dalla sua gestione; via la Segreteria di Stato alla Sanità in favore di un Dicastero della Società, che assommi le competenze in materia di istruzione, ricerca, salute, cultura, ambiente, lavoro e politiche giovanili. Poi l’abolizione del presidente del Consiglio di Amministrazione, con il rafforzamento invece del ruolo del Direttore Generale. E ancora – prosegue Manzaroli – l’abolizione del Consiglio di Sanità, una forte riduzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione che dovranno essere al massimo 3 e rispondere a criteri di professionalità e competenza”. Poi ancora una legge che indichi con chiarezza quali posti nella pubblica amministrazione dovranno essere ricoperti secondo il criterio dello spoil-system, con figure cioè legate all’esito delle elezioni. Una vera rivoluzione, insomma, che dovrebbe cominciare dallo spostamento della stessa Segreteria di Stato in un luogo più politico, lontano dalla struttura ospedaliera. “I cambiamenti in campo sanitario - aggiunge Manzaroli - sono stati rapidi e radicali in questi ultimi anni; è necessario che ci adeguiamo a questi se vogliamo sopravvivere. Le modificazioni hanno portato, ad esempio, a privilegiare i servizi sul territorio a scapito di quelli ospedalieri, con costi più contenuti e maggiore rispondenza alle esigenze degli utenti. Questo – dichiara Manzaroli – è quello che dovremmo fare. L’ospedale deve restare solo per le cose gravi. L’imperativo – aggiunge – è la specializzazione, con una integrazione fra pubblico e privato.Un privato però che non prosperi sulle inefficienze del pubblico e neppure sia finanziato dallo stato”. Un documento, quello del Partito Socialista Nuova San Marino, che potrebbe diventare anche un progetto di legge, dopo un conforto con le categorie interessate che il consigliere, Augusto Casali, annuncia imminente.
E di sanità, ma anche degli elementi emersi nella recente conferenza politico programmatica, una delegazione del Partito Socialista Nuova San Marino ha parlato con una rappresentanza del Partito Democratico Cristiano Sammarinese. Un colloquio che si inserisce nella serie di incontri che il PSN ha tenuto, in queste settimane, con le forze politiche sammarinesi.
E di sanità, ma anche degli elementi emersi nella recente conferenza politico programmatica, una delegazione del Partito Socialista Nuova San Marino ha parlato con una rappresentanza del Partito Democratico Cristiano Sammarinese. Un colloquio che si inserisce nella serie di incontri che il PSN ha tenuto, in queste settimane, con le forze politiche sammarinesi.
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