Destano preoccupazione sia il decreto che obbliga le banche a destinare risorse per un fondo di riserva obbligatorio, sia il bilancio, definito da Andreoli e compagni “non veritiero”. “Si parla di 100 milioni di entrate in meno – dicono – e contestualmente di un calo di 87 milioni sulla spesa corrente, ricavati da tagli alle iniziative, alle trasferte, alle consulenze. E’ ridicolo, è un chiaro bilancio di propaganda”. E ancora sul decreto: “La segreteria alle Finanze e Banca Centrale sono in stato confusionale: obbligare le banche, negli ultimi giorni di scudo fiscale che ha causato una impennata di fuoriuscita di capitali, a destinare altre risorse è dannoso”. Soprattutto, rileva Paolo Crescentini, “il Governo non ha idee, neanche per fronteggiare la crisi, e lo dimostra lo sciopero generale: è in balia degli eventi, e invece di proporre decide di rimuovere il comandante della gendarmeria, quindi di andare a creare problemi là dove non ce ne sono”. “San Marino però deve reggere, servono riforme – conclude Paride Andreoli – che questo Governo purtroppo non sta mettendo in campo”. Ecco perché il progetto che sarà presentato sabato si aprirà poi ai contributi di tutti, per tradurre le idee in concreto.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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