Per la seconda serata consecutiva, il partito dei socialisti e dei democratici, ha incontrato la cittadinanza. Al centro del dibattito, al ridotto del Teatro Titano di Citta’, il progetto per San Marino e la riforma delle istituzioni. Il segretario del Pdd, Giuseppe Morganti, ha introdotto la serata sottolineando che il processo unitario con il Pss, si era un po’ addormentato, dopo una prima fase piu’ convinta, cominciata il 25 marzo del 2003. Ma dopo la nascita del governo straordinario, Pdd e Pss sono tornati a spingere sull’acceleratore dell’unificazione. Morganti ha ricordato che oggi la Repubblica si trova a compiere scelte importanti che produrranno effetti per i prossimi decenni: in particolare la collocazione nel quadro internazionale. E in questa ottica gioca un ruolo importantissimo la sinistra che se è unita è piu forte. Il segretario del Pdd ha poi sottolineato che c’è un certo ritardo nel coinvolgimento verso l’unificazione con le altre forze della sinistra sammarinese. Rossano Fabbri ha ricordato le riforme che sono state attuate negli ultimi anni: la revisione della carte dei diritti; l’istituzione del collegio garante, la Corte dei Conti. Ha auspicato poi che altre riforme fondamentali, come quella del codice di procedura penale, vengano presto realizzate, conferendo sempre maggiore autonomia e libertà alla magistratura. Massimiliano Casali ha sottolineato che occorre separare maggiormente i poteri dello stato, riducendo quello concessorio del Congresso dello Stato e favorendo l’autonomia della pubblica istruzione. Verter Casali ha ricordato poi che riformando le istituzioni non si deve “volare troppo alto, e nemmeno troppo basso”, perché storicamente, la Repubblica, si e’ sempre divisa tra una componente riformatrice ed una conservatrice. E le riforme, prima di essere attuate, hanno dovuto sempre attendere lunghi periodi per essere “metabolizzate” dalla coscienza e dalla volontà del popolo. Diversi e di diverso tenore gli interventi da parte del pubblico. Sono state rivolte critiche per la progressiva riduzione del welfare e in particolare per il taglio dei farmaci mutuabili. E’ stato chiesto un maggior coinvolgimento della base nel processo di unificazione. E diversi esponenti del Pss e del Pdd hanno invece sollecitato una svolta e un’accelerazione per giungere ad un partito unico perché il paese ha bisogno di una sinistra forte ed unita cosi’ da dare il necessario impulso alle riforme.
Riproduzione riservata ©