Un incontro interlocutorio. Così le parti definiscono il colloquio chiarificatore avvenuto in casa socialista. Sia Augusto Casali che il segretario, Mauro Chiaruzzi, esprimono soddisfazione perché ci si è potuti sedere attorno ad un tavolo e confrontarsi, ma non si sbilanciano sull’esito della conversazione. Le posizioni restano ancora distanti e sarà necessario almeno un altro incontro, già fissato per martedì prossimo, per arrivare ad una decisione, verificare se ci siano o meno le condizioni per ricucire lo strappo. La corrente Nuova San Marino chiedeva segnali precisi rispetto al rallentamento del processo di unificazione, il rinnovamento interno al pss, la convocazione di un congresso straordinario per rivedere gli equilibri interni e rilanciare l’azione del partito socialista. Qualche punto di convergenza c’è ed è stato sottolineato nel colloquio di oggi, nella risoluzione votata dalla direzione l’11 settembre scorso, poi, alcuni temi vengono affrontati ma Casali chiede maggiore chiarezza sulla loro applicazione. Ottimista si dichiara il segretario Chiaruzzi, che intravede spiragli significativi per un possibile avvicinamento. Casali invece rimane più abbottonato anche se – dichiara se ci fossimo incontrati prima non saremmo arrivati a questo punto. Il tono del dialogo è stato definito da tutti gli interlocutori pacato e cordiale, ma per parlare di una possibile riconciliazione serve ancora qualche approfondimento
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