La cerimonia, che si ripete uguale a se stessa, diventa occasione per una riflessione sul malessere dell'Europa, visibile anche nella sua proiezione internazionale. L'impatto della crisi dell'euro, in particolare, ma anche il ruolo da interlocutore intransigente che si è ritagliata la Germania. L'ambasciatore della Repubblica Federale Reinhard Schafers è consapevole del ruolo di riferimento che ha il paese che rappresenta: riconosce i passi in avanti compiuti dalla Repubblica sulla strada della trasparenza e assicura: la Germania aiuterà San Marino nel suo percorso di integrazione. Subito dopo tocca alla Spagna, cui Moody's conferma rating e outlook negativo: ma nelle parole di Francisco Javier Elorza Cavengt c'è tutta la determinazione della Spagna ad uscire dalla recessione. Sono i valori in cui San Marino si ritrova e si rispecchia, come sottolinea il segretario Mularoni: carattere mediterraneo, una storia di tradizioni antiche e genuine. Quando entra Nquyen Hoang Long da Palazzo Pubblico ci si affaccia su un panorama lontano: quello di un Vietnam in rimonta economica, che cresce con un ritmo pari al 6% all'anno, e che crede in una collaborazione più stretta con San Marino sul piano economico e commerciale e su quello culturale ed educativo. Un paese che ha saputo ricucire col tempo le ferite della guerra. Una strada ancora lunga per la Bosnia Erzegovina: l'ambasciatore Nerkez Arifhodzic - nell'anno in cui ricorre il ventennale dell'assedio di Sarajevo- parla di "opportunità da cogliere insieme e da accordi da stringere".
Sara Bucci
Sara Bucci
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