Un sentito ringraziamento ai Capitani Reggenti, da parte dei partiti minori dell’opposizione, per aver fissato con solerzia la data per lo svolgimento dei referendum sui giochi. “L’unico pericolo adesso – mette sull’avviso Augusto Casali del Partito Socialista Nuova San Marino – è che la maggioranza escogiti qualche escamotage per impedire che i cittadini dicano la loro su questa vicenda”. I due referendum chiedono sostanzialmente che la gestione dei giochi e il controllo sulla gestione dei giochi sia di esclusiva pertinenza dello Stato. “Non vorremmo – aggiunge Casali – che per impedire il voto si vada ad elezioni anticipate. Sarebbe una vera presa in giro”. L’altro modo, fanno presente, per evitare il referendum sarebbe l’approvazione di una legge che recepisse i quesiti referendari. “All’interno della maggioranza qualcosa è cambiato ed ora non sono pochi a vederla come noi – fa notare Giuseppe Rossi – basti vedere i voti ottenuti col nostro ordine del giorno in Consiglio: 22 a favore ed un astenuto contro i 33 della maggioranza”. “Intanto l’ordine del giorno poi approvato – rileva Glauco Sansovini – fa in modo che la Giochi San Marino debba attenersi alla concessione del 2001: è già un passo in avanti”. E Romeo Morri conclude: “Il dato politico che resta è che la storia della Giochi San Marino è una delle pagine più nebulose di questa legislatura. Pur essendo partiti minori abbiamo ottenuto un grande risultato: ma se verranno tentati nuovi escamotage vorrà dire che, ancora una volta, si tenterà di coprire questa società”.
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