Logo San Marino RTV

Referendum, è scontro sui quesiti che riguardano il lavoro

7 mar 2008
Urna
Urna
A una settimana dalla fine della campagna referendaria, si alzano i toni. I comitati per i “SI” ai tre referendum hanno spiegato le loro ragioni alla Casa del Castello di Faetano: il perché chiedono l’abrogazione degli articoli riguardanti i contratti di lavoro temporaneo e rapporti di collaborazione coordinata e continuativa a progetto. E per la reintroduzione di un meccanismo di rivalutazione dei salari legato all’ inflazione. Su questi referendum sono scese in campo anche le organizzazioni sindacali. Al centro sociale di Dogana hanno suggerito quattro indicazioni: la prima di non andare a votare, in ogni caso se i lavoratori fossero comunque interessati a farlo, hanno chiesto di non ritirare le tre schede sul lavoro, oppure votare “NO” o scheda bianca. Una serata animata da un acceso dibattito che ha visto contrapporsi dirigenti sindacali ed esponenti del comitato promotore, a loro volta ex dirigenti sindacali. Sulla questione da registrare l’atteggiamento di un aderente di Alleanza Popolare, Giorgio Giovagnoli, che non condivide la posizione assunta dal suo partito rispetto ai referendum in materia di lavoro, e invita i cittadini ad andare a votare “SI” per tutti. A Fiorentino, Nuovo Partito Socialista ha ribadito il perché del “SI” al referendum sulla preferenza unica: "Per moralizzare la politica, fare spazio ai giovani, spezzare le cordate". Gli Europopolari hanno sciolto le riserve anche sul quarto quesito referendario, relativo alla preferenza unica. Come indicazione ai simpatizzanti chiederanno di esprimere 4 “no”. Lunedì prossimo l’esecutivo del partito stilerà un documento per spiegare la motivazioni su ciascun quesito.

Riproduzione riservata ©