“Bene comune”: parole su cui insiste nell'allocuzione il Nunzio Apostolico, Mons. Adriano Bernardini e che i Capitani Reggenti Mimma Zavoli e Vanessa D'Ambrosio fanno proprie, nel discorso di ingresso, con altrettanta determinazione: “Un concetto ispiratore di una cultura della solidarietà – affermano - che si fonda sulla coesione e l'abbattimento di pregiudizi e di steccati ideologici”. La Reggenza lancia da subito un appello ai rappresentanti diplomatici e consolari affinché abbiano sempre a cuore la consapevolezza dei valori fondanti la Repubblica, “Stato che difende con fermezza le ragioni del dialogo e che si batte sempre per il primato del diritto”. Quindi il plauso all'operato dell'Ambasciatore d'Italia Barbara Bregato, giunta a fine mandato, per il rilancio delle relazioni bilaterali negli ultimi quattro anni. E non poteva mancare un richiamo al dovere internazionale, civile e umanitario di condivisione nella lotta al terrorismo. L'attenzione si sposta poi verso la solennità della cerimonia. E c'è spazio anche per la commozione.
Tra gli impegni per il semestre, la garanzia di prestare particolare attenzione alle fasce più deboli, di assicurare che la politica riscopra la sua funzione di unione e non favorisca atteggiamenti di contrapposizione fine a se stessa. Di qui la volontà di rilanciare un rapporto di fiducia tra i cittadini, di mantenere alto il livello del dibattito, arginando ogni forma di deriva populista con l'unico fine di indebolire la democrazia. Si conferma l'incoraggiamento al lavoro della magistratura. E si guarda al futuro dei giovani come assoluta priorità, senza prescindere dall'esigenza di aprire loro – sottolineano i Capi di Stato - ambiti di formazione competitivi e orientati alla dimensione internazionale. Saremo pertanto al fianco – assicurano - di ogni istanza che promuova percorsi educativi e generi cultura, e vorrà fungere da specchio per intercettare ogni forma di insicurezza che può approdare in atteggiamenti di distacco dalla realtà e di degrado”.
Nel video l'audio di un estratto del discorso reggenziale.
sp
Tra gli impegni per il semestre, la garanzia di prestare particolare attenzione alle fasce più deboli, di assicurare che la politica riscopra la sua funzione di unione e non favorisca atteggiamenti di contrapposizione fine a se stessa. Di qui la volontà di rilanciare un rapporto di fiducia tra i cittadini, di mantenere alto il livello del dibattito, arginando ogni forma di deriva populista con l'unico fine di indebolire la democrazia. Si conferma l'incoraggiamento al lavoro della magistratura. E si guarda al futuro dei giovani come assoluta priorità, senza prescindere dall'esigenza di aprire loro – sottolineano i Capi di Stato - ambiti di formazione competitivi e orientati alla dimensione internazionale. Saremo pertanto al fianco – assicurano - di ogni istanza che promuova percorsi educativi e generi cultura, e vorrà fungere da specchio per intercettare ogni forma di insicurezza che può approdare in atteggiamenti di distacco dalla realtà e di degrado”.
Nel video l'audio di un estratto del discorso reggenziale.
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