Una maggioranza frammentata, che vede la visibilità di 8 partiti prendere il sopravvento sul rinnovamento e Ap sempre più isolata. Il voto di decreti, come quello sull’impatto ambientale, hanno visto il Segretario di Stato in pectore sconfessato dalla sua maggioranza, dimostrando che il territorio sarà un osservato speciale non solo dall’opposizione ma anche da forze di governo.
“Il Patto - per il segretario del Psd - non ha un progetto politico ma si è dedicato quasi esclusivamente alla spartizione delle poltrone. Lodevole la posizione di Masi – per Andreoli l’unico vero sconfitto – che si è fatto da parte per lasciare spazio al nuovo ma che in realtà lo ha lasciato all’araba fenice che risuscita dalle ceneri del buco di bilancio, dell’assedio della Guardia di Finanza, di una scellerata politica che ha portato a una lunga serie di problemi affrontati dal governo uscente”. “L’urlo di rinnovamento - dice Ivan Foschi - è rimasto strozzato nella gola di molti”. Il rappresentante di Sinistra Unita sottolinea l’ecumenismo di Marco Arzilli e Pasquale Valentini e “la voce isolata e nervosa di Ap”. “Sono servite Segreterie di peso - afferma - per compensare le sconfitte sul fronte del rinnovamento. Tutto questo lascia presagire due linee diverse per questa maggioranza”. “Non siamo ossessionati dalla sconfitta e frustrati dal voto” ironizza Giovanni Lonfernini. “Siamo invece preoccupati dallo stato d’animo di Mario Venturini apparso come un uomo sull’orlo di una crisi di nervi. Ap oggi non ha possibilità di manovra e deve fare i conti con quegli uomini che Bindi indicava come i responsabili dei micidiali anni ‘90. Non credo all’autocritica di Gatti che prima dice di non cercare incarichi e che poi diventa un rapporto di forza nella formazione del governo. Questa legislatura - conclude - pone tutte le forze su un piano di parità. Ognuna ha responsabilità nelle gestioni precedenti”. L’esponente dei DdC anticipa la costituzione di gruppi di lavoro e la presentazione, a breve, di progetti già condivisi da Alleanza Popolare, come la legge sul catasto.
Sonia Tura
“Il Patto - per il segretario del Psd - non ha un progetto politico ma si è dedicato quasi esclusivamente alla spartizione delle poltrone. Lodevole la posizione di Masi – per Andreoli l’unico vero sconfitto – che si è fatto da parte per lasciare spazio al nuovo ma che in realtà lo ha lasciato all’araba fenice che risuscita dalle ceneri del buco di bilancio, dell’assedio della Guardia di Finanza, di una scellerata politica che ha portato a una lunga serie di problemi affrontati dal governo uscente”. “L’urlo di rinnovamento - dice Ivan Foschi - è rimasto strozzato nella gola di molti”. Il rappresentante di Sinistra Unita sottolinea l’ecumenismo di Marco Arzilli e Pasquale Valentini e “la voce isolata e nervosa di Ap”. “Sono servite Segreterie di peso - afferma - per compensare le sconfitte sul fronte del rinnovamento. Tutto questo lascia presagire due linee diverse per questa maggioranza”. “Non siamo ossessionati dalla sconfitta e frustrati dal voto” ironizza Giovanni Lonfernini. “Siamo invece preoccupati dallo stato d’animo di Mario Venturini apparso come un uomo sull’orlo di una crisi di nervi. Ap oggi non ha possibilità di manovra e deve fare i conti con quegli uomini che Bindi indicava come i responsabili dei micidiali anni ‘90. Non credo all’autocritica di Gatti che prima dice di non cercare incarichi e che poi diventa un rapporto di forza nella formazione del governo. Questa legislatura - conclude - pone tutte le forze su un piano di parità. Ognuna ha responsabilità nelle gestioni precedenti”. L’esponente dei DdC anticipa la costituzione di gruppi di lavoro e la presentazione, a breve, di progetti già condivisi da Alleanza Popolare, come la legge sul catasto.
Sonia Tura
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