Queste elezioni di Giunta segnano il distacco definitivo della cittadinanza dalla vecchia politica, quella inguaiata.
Il calo drastico dell’affluenza ne è una dimostrazione indelebile. Per la prima volta i votanti scendono ben al di sotto del 50% (45,74%). Già il fatto che in 4 Castelli vi fosse una lista unica indicava lo scarso attaccamento dei cittadini verso queste elezioni di Giunta. Ma dobbiamo registrare un livello di maturità degli elettori che a molti è sfuggito: anche dove c’era una sola lista, chi non si sentiva rappresentato da nessuno è andato a votare. Lo dimostra l’altissimo numero di schede bianche e nulle.
Va qui considerato che senza le modifiche al quorum introdotte nel 2013, nessun Castello dove c’era una sola lista avrebbe raggiunto il quorum.
Nei 5 Castelli in cui non c’era una lista unica, solo in 3 erano nate liste veramente civiche. A Chiesanuova, Faetano e Fiorentino. Tutte le liste civiche hanno vinto con percentuali bulgare (Chiesanuova 60,38%, Faetano 71,18%, Fiorentino 59,4%). Questo ci conferma che le liste create a tavolino dai partiti ovunque abbiano un vero rivale civico vengono spazzate via.
Rimangono poi i due Castelli dove c’erano sì due liste, ma entrambe riferibili a partiti (e anche movimenti che si sono prestati al gioco, bontà loro).
In Città ha vinto la lista riferibile al PSD, a Serravalle quella che si richiamava alla DC.
Ma anche dove vince, la DC segna il passo. Solo il 37,71% di Serravallesi sono andati a votare, di questi 376 (il 14,13% dei votanti) ha annullato il suo voto e quindi alla fine i voti validi sono stati un misero 32,38% degli aventi diritto: meno di un Serravallese ogni tre! Dei votanti, il 67,02% ha votato per la lista che si richiamava alla DC, ovvero un Serravallese su 5 (21,70%) ha deciso chi governerà il Castello. Più che una vittoria è stata una colossale assenza di alternative.
Il segnale ci pare chiaro: dovunque vi sia una REALE alternativa ai giochini di partito, si vince!
Il movimento RETE non ha vinto da nessuna parte, non avendo alcuna lista “di partito”. RETE ha promosso nei mesi scorsi una campagna informativa (“L’ora del cambiamento…è Giunta!“) per spronare i cittadini al di fuori dai partiti a creare dei gruppi autonomi e presentarsi alle elezioni di Giunta. Dove i cittadini lo hanno fatto, hanno stravinto.
Siamo certi che alle prossime elezioni di Giunta i Castelli che vedranno alternative di questa natura saranno più numerosi e i giochini di partito saranno destinati a perire sotto il colpo di una cittadinanza che si riappropria delle istituzioni.
Come sempre hanno vinto i cittadini, ma questa volta con un grado di maturità che sicuramente darà molto da pensare ai politici di professione. Questi reduci del passato.
Il nostro in bocca al lupo alle liste civiche e a tutti i cittadini che continueranno, attraverso le giunte, a partecipare e a far sentire la propria voce.
Comunicato stampa Movimento Rete
Rete invita la cittadinanza dalle 21.00 nella sede di Fiorina per il consueto punto sui lavori consiliari. Si parlerà di Bilancio dello stato; sanità; editoria, Smac
Il calo drastico dell’affluenza ne è una dimostrazione indelebile. Per la prima volta i votanti scendono ben al di sotto del 50% (45,74%). Già il fatto che in 4 Castelli vi fosse una lista unica indicava lo scarso attaccamento dei cittadini verso queste elezioni di Giunta. Ma dobbiamo registrare un livello di maturità degli elettori che a molti è sfuggito: anche dove c’era una sola lista, chi non si sentiva rappresentato da nessuno è andato a votare. Lo dimostra l’altissimo numero di schede bianche e nulle.
Va qui considerato che senza le modifiche al quorum introdotte nel 2013, nessun Castello dove c’era una sola lista avrebbe raggiunto il quorum.
Nei 5 Castelli in cui non c’era una lista unica, solo in 3 erano nate liste veramente civiche. A Chiesanuova, Faetano e Fiorentino. Tutte le liste civiche hanno vinto con percentuali bulgare (Chiesanuova 60,38%, Faetano 71,18%, Fiorentino 59,4%). Questo ci conferma che le liste create a tavolino dai partiti ovunque abbiano un vero rivale civico vengono spazzate via.
Rimangono poi i due Castelli dove c’erano sì due liste, ma entrambe riferibili a partiti (e anche movimenti che si sono prestati al gioco, bontà loro).
In Città ha vinto la lista riferibile al PSD, a Serravalle quella che si richiamava alla DC.
Ma anche dove vince, la DC segna il passo. Solo il 37,71% di Serravallesi sono andati a votare, di questi 376 (il 14,13% dei votanti) ha annullato il suo voto e quindi alla fine i voti validi sono stati un misero 32,38% degli aventi diritto: meno di un Serravallese ogni tre! Dei votanti, il 67,02% ha votato per la lista che si richiamava alla DC, ovvero un Serravallese su 5 (21,70%) ha deciso chi governerà il Castello. Più che una vittoria è stata una colossale assenza di alternative.
Il segnale ci pare chiaro: dovunque vi sia una REALE alternativa ai giochini di partito, si vince!
Il movimento RETE non ha vinto da nessuna parte, non avendo alcuna lista “di partito”. RETE ha promosso nei mesi scorsi una campagna informativa (“L’ora del cambiamento…è Giunta!“) per spronare i cittadini al di fuori dai partiti a creare dei gruppi autonomi e presentarsi alle elezioni di Giunta. Dove i cittadini lo hanno fatto, hanno stravinto.
Siamo certi che alle prossime elezioni di Giunta i Castelli che vedranno alternative di questa natura saranno più numerosi e i giochini di partito saranno destinati a perire sotto il colpo di una cittadinanza che si riappropria delle istituzioni.
Come sempre hanno vinto i cittadini, ma questa volta con un grado di maturità che sicuramente darà molto da pensare ai politici di professione. Questi reduci del passato.
Il nostro in bocca al lupo alle liste civiche e a tutti i cittadini che continueranno, attraverso le giunte, a partecipare e a far sentire la propria voce.
Comunicato stampa Movimento Rete
Rete invita la cittadinanza dalle 21.00 nella sede di Fiorina per il consueto punto sui lavori consiliari. Si parlerà di Bilancio dello stato; sanità; editoria, Smac
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