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Rete: una commissione per stanare i dipendenti pubblici senza titolo

9 feb 2016
Movimento ReteRete: una commissione per stanare i dipendenti pubblici senza titolo
Rete: una commissione per stanare i dipendenti pubblici senza titolo - Giovedì 11 una serata a Domagnano "per uscire dall'era Gatti". Sentiamo Roberto Ciavatta
“Nessuna provocazione, vogliamo risvegliare le coscienze”. Il pacchetto di ordini del giorno “per fare rinascere il paese e farlo uscire dall'era Gatti” già aveva fatto discutere in Consiglio. Ora Rete torna alla carica, contro una politica – accusa – che minimizza. Vuole che il paese si scrolli di dosso un passato che ancora pesa e che ci insegna che non siamo immuni da certe cattive abitudini. La data simbolo è l'arresto di Gatti.
L'onda d'urto è inarrestabile, nonostante le resistenze di qualcuno. Non tutto è cambiato -dice Rete - ma nulla può essere come prima. Sotto la lente finisce la Pa, dove il clientelismo – accusa il movimento – è ancora presente. Chi è stato messo in ruoli dirigenziali per chiudere gli occhi e spalleggiare deve essere stanato. Si chiede una commissione politica ad hoc. I dipendenti pubblici devono sentirsi sorvegliati speciali.
Rete presenterà tutti gli ordini del giorno, dall'uso dei simboli ai conflitti d'interesse giovedì alle 21, alla Sala Montelupo di Domagnano, durante la serata Punto e a Capo. Mentre Giovedì 25 febbraio a Ravenna Matteo Zeppa sarà fra i relatori dell'evento Tra la via Aemilia e il West, in cui verrà presentato il nuovo dossier sulle mafie in Emilia Romagna. La fotografia del triennio 2011-2013 vede in crescita riciclaggio, estorsioni, danneggiamenti da incendio e usura. Dati, dice Rete, utili anche a San Marino, dove la lotta a corruzione e criminalità non deve essere uno slogan. Si chiede quindi al Governo di non relegare al passato le attività della malavita, ma di mettere sul tavolo un piano pluriennale per prevenire la corruzione.

Nel servizio l'intervista a Roberto Ciavatta

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