“Chi ha suggerito i nomi del Cda di Cassa? Basta deleghe in bianco ai Segretari di Stato, a nomine sulla fiducia, il Governo è manovrato da altri”. Rete e Mdsi tornano all'attacco. Vale la premessa di sempre, da quando per primi – ricordano – parlarono di npl: è necessario intervenire sull'istituto e scardinare un sistema malato ma non intendono avvalorare la sostituzione di un potere con un altro. “Dc e Ap – dicono – si fanno la guerra dopo essersi spalleggiati per anni con l'appoggio di varie stampelle”. L'atto di forza sul cda a poche settimane dalla sua naturale scadenza e le modifiche allo statuto appaiono ancor più incomprensibili alla luce delle ultime notizie sul neo Presidente Romito. “Volevano intervenire sui rinviati a giudizio nella governance con il risultato – fanno notare - che l'unico indagato, il Direttore Generale Luca Simoni, è ancora in carica ed ora se ne aggiunge pure un altro”. Fanno notare la superficialità nelle verifiche delle credenziali, bastava una ricerca su google per evitare lo scivolone. Nomine – aggiungono – fatte sulla fiducia, con buona parte della maggioranza all'oscuro. Il mancato controllo è ancora più grave considerando che sono state fatte a nome dell'Eccellentissima Camera, vale a dire dello Stato. Rete e Mdsi pretendono risposte su quello che succederà. Non è ancora chiaro: Romito – chiedono – verrà sospeso o il governo aspetterà? Ricordano che al Cda servono sette componenti per potersi insediare. Pedini Amati minaccia addirittura denunce se Romito verrà confermato. Chi lo sostituirà – affermano - dovrà arrivare dall'opposizione. Ci stanno lavorando e al contrario del Governo – rimarcano – non intendono indicare nomi improvvisati. “I tempi imposti in fretta e furia alla minoranza sono la prova di una finta condivisione”. Rete e Mdsi non hanno ancora scelto un candidato ma una cosa è certa: "sammarinese o no dovrà essere competente e scollegato dal mondo mps".
Monica Fabbri
Clicca qui per l'intervista integrale al Consigliere Federico Pedini Amati
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