Alleanza Popolare condivide il primo progetto di legge, relativo proprio alla riforma, ma non sui contenuti del provvedimento. Sul secondo pilastro, cioè la contribuzione obbligatoria, forte critica all’impostazione. Per Ap un progetto di legge pericoloso e inaccettabile. 'Ci sono – hanno detto Mario Venturini e Libero Barulli - forti interessi delle lobby dell’imprenditoria politica, bancaria-assicurativa e delle società finanziarie. Abbiamo fondati sospetti – ha detto Venturini - che si sia alla vigilia nuovo capito della storia infinita del rapporto tra politica e affari'. Massimo Albertini ha spiegato i contenuti del primo progetto. Le soluzioni del governo costringeranno il prossimo esecutivo a rimetterci le mani. Posto l’accento sui motivi per cui i fondi pensione sono andati in crisi, con critiche ai governi precedenti, sostenuti anche dall’attuale maggioranza. Non tutte le soluzioni adottate sono comunque da buttare via. Ap ha criticato il fatto che la riforma non sia stata accompagnata da quella fiscale, la non equità per cui 'i sacrifici ricadonranno non su tutti i cittadini e anche tra quelli che lavorano - dicono - a pagare il prezzo più alto saranno quelli da 48 anni in giù'. Altro discorso le pensioni a elevato reddito - sia a regime Iss che a regime Stato, che manterranno i diritti acquisiti, e sulle quali Alleanza Popolare ha chiesto una tassa di solidarietà, un prelievo straordinario per contribuire ai fondi che questi soggetti sarebbero chiamati a dare.
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