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Rinnovate le amministrazioni dei Castelli: bilancio in chiaroscuro, per l'astensione al voto

1 dic 2014
Rinnovate le amministrazioni dei Castelli: bilancio in chiaroscuro, per l'astensione al votoRinnovate le amministrazioni dei Castelli: bilancio in chiaroscuro, per l'astensione al voto
Rinnovate le amministrazioni dei Castelli: bilancio in chiaroscuro, per l'astensione al voto - Nessuna sorpresa dai castelli con una sola lista: superato il quorum del 35% e confermata la squadra...
Nessuna sorpresa dai castelli con una sola lista: tutti hanno superato il quorum. Borgo Maggiore ha come capitano Federico Cavalli, a Domagnano si insedia Gabriel Guidi, ad Acquaviva si conferma Lucia Tamagnini, mentre a Montegiardino primo cittadino è Giacomo Rinaldi. L' alta percentuale di schede bianche e nulle, in queste amministrazioni, denota un malessere che non ha impedito comunque ai cittadini di compiere il loro dovere. Altro discorso nei 5 castelli con sfide aperte. A Faetano Pier Marino Bedetti, capitano uscente, rimedia una pesante sconfitta da Fanny Gasperoni, che porta a casa 6 consiglieri di giunta contro 2. Una squadra quasi tutta al maschile per la neo prima cittadina. A Chiesanuova Marino Rosti batte Gino Giovagnoli e porta a casa 4 consiglieri su 3, con un giovane tra i più votati. L' altra sorpresa arriva da Fiorentino, Daniela Giannoni reggerà le sorti del castello, mentre Nicoletta Canini, sarà all'opposizione. Uno scontro tutto al femminile che vede anche con una sostanziale parità di genere in giunta. In Città Maria Teresa Beccari si conferma con 78 voti in più rispetto a Settimio Bonelli, Differenze più marcate a Serravalle, maglia nera per affluenza: solo il 37%. Vittorio Brigliadori stacca nettamente Dalibor Riccardi, e si aggiudica 7 membri di giunta. Anche in questo castello forte la componente femminile con 5 rappresentanti. L'ufficio elettorale ha riempito velocemente le ultime caselle di queste amministrative caratterizzate della bassa partecipazione al voto, meno 10% rispetto a 5 anni fa, e dalla sconfitta delle liste in qualche modo riconducibili ai partiti tradizionali, in questo senso solo Serravalle si è salvato. E i commenti del dopo voto arrivano proprio dai movimenti: per cittadinanza attiva ha vinto la lista capace di dimostrare con i fatti e non parole o promesse luccicanti, di voler mettere in campo un nuovo metodo di intendere la politica. Per Rete queste elezioni segnano il distacco definito dei cittadini dalla vecchia politica, quella inguaiata.

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