E’ stata, soprattutto, una seduta di esame dei documenti e dei verbali di audizione delle persone finora interrogate. La prossima settimana, invece, la commissione convocherà tre persone informate dei fatti, già sentite in precedenza.
Particolarmente attesa, la deposizione di uno di loro. Dopodiché è possibile che i lavori vengano dedicati, perlopiù, alla impostazione e stesura della relazione finale. Impossibile al momento sapere se la commissione ne scrivera solo una o se invece ce ne saranno due o più. Quel che è certo è che non verranno chieste proroghe rispetto alla data del 31 gennaio e le correlazioni con Mario Scaramella saranno limitate all’essenziale.
In diversi hanno infatti espresso l’opinione che sui contatti tenuti a San Marino dall’ex consulente della commissione Mitrokhin, sarebbe opportuno approfondire ulteriormente, ma in sede separata dalla Commissione d’inchiesta in itinere.
Non si può certo escludere, visti i recenti sviluppi, l’avvio di una indagine della magistratura sammarinese di propria iniziativa, se non altro per il procurato allarme creato con la “bufala” del traffico di uranio, per cui Scaramella è indagato a Bologna con l’ipotesi di false informazioni e calunnia.
Particolarmente attesa, la deposizione di uno di loro. Dopodiché è possibile che i lavori vengano dedicati, perlopiù, alla impostazione e stesura della relazione finale. Impossibile al momento sapere se la commissione ne scrivera solo una o se invece ce ne saranno due o più. Quel che è certo è che non verranno chieste proroghe rispetto alla data del 31 gennaio e le correlazioni con Mario Scaramella saranno limitate all’essenziale.
In diversi hanno infatti espresso l’opinione che sui contatti tenuti a San Marino dall’ex consulente della commissione Mitrokhin, sarebbe opportuno approfondire ulteriormente, ma in sede separata dalla Commissione d’inchiesta in itinere.
Non si può certo escludere, visti i recenti sviluppi, l’avvio di una indagine della magistratura sammarinese di propria iniziativa, se non altro per il procurato allarme creato con la “bufala” del traffico di uranio, per cui Scaramella è indagato a Bologna con l’ipotesi di false informazioni e calunnia.
Riproduzione riservata ©