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Roma: governo vara decreto sviluppo

15 giu 2012
Roma: governo vara decreto sviluppo
Roma: governo vara decreto sviluppo
Ottanta miliardi di euro per le crescita. Il governo vara il decreto per lo sviluppo, un provvedimento “organico e molto robusto” per Mario Monti, che per far crescere l’economia mette “a dieta” lo Stato. Agli annunciati pesanti tagli alle spese ed agli organici di Palazzo Chigi e ministeri fanno da contraltare i fondi per le infrastrutture, a partire dall’autostrada Salerno-Reggio Calabria, e le misure per far ripartire l’economia puntando su fisco, energia e giustizia. Lo stop dell’Imu per tre anni per le aziende che abbiano costruito immobili, e l’aumento della detrazione Irpef per la riqualificazione energetica sono tra le novità di rilievo, ma arrivano anche crediti di imposta per le aziende che assumono, i project bond e risarcimenti più veloci per i processi civili. Partono, poi, le dismissioni, che porteranno 10 miliardi in un mese: lo Stato vende Fintecna, Sace e Simest per abbattere il debito pubblico, ma si tiene Eni, Enel e Finmeccanica. Al via la vendita degli immobili pubblici, e soppressi Monopoli di Stato e Agenzia del Territorio, incorporati rispettivamente nelle Agenzie delle Dogane e delle Entrate. Sostanzialmente favorevoli i commenti al decreto, anche se dal Pdl Romani sottolinea che le misure “arrivano tardi”.
Intanto continua lo scontro sulla legge anticorruzione tra Pd e Pdl, che denuncia l’esistenza di una norma “salva Penati”. “La legge passerà in Senato? Chiedete ala destra”, dice Bersani. E Alfano sfida i sondaggi neri per il Pdl, che alza il tiro su Monti, candidando Vittorio Feltri alle primarie. Ma il giornalista per ora frena: “Da Alfano nessun invito, solo una chiamata di cortesia”.

Da Roma Francesco Bongarrà

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