Che tristezza leggere solo critiche alla prima giornata di Martedì in Centro e subito critiche al Decreto Lonfernini! Vorrei ricordare a tutti che stiamo parlando di 27 serate nell'arco di un anno e che nessuno ha mai detto che questa sarebbe stata la soluzione definitiva alle criticità del commercio. Quello che si chiede è di partecipare attivamente alla vita (intesa come manifestazioni pubbliche o quant’altro) organizzate dallo Stato, che individualmente possono piacere o meno al commerciante/cittadino.
Si chiede di far vedere il Paese di San Marino pronto all’accoglienza, preparato nel ricevere, anche se il meteo incerto e le problematiche della Riviera con la balneazione non ci hanno aiutato col flusso turistico, ma noi eravamo presenti.
Posso capire che i commercianti non fossero contenti se non vi era il passaggio o afflusso nelle vie, ci sta la lamentela sul guadagno, rimessa, condizioni familiari e problematiche, ma fortunatamente per noi sammarinesi, non tutti i commercianti la pensano così. Ho letto alcuni interventi sul’apertura serale sull'ultimo numero di Sorpresa: alcuni commercianti avevano già fatto questa scelta prima del Decreto per dare un immagine di apertura del Centro storico, trovando ad esempio la soluzione di chiudere per fare la pausa cena. Sottolineo fortunatamente per noi sammarinesi, perché in alcuni interventi sulla stampa ho letto che la presenza era solo sammarinese, come fosse un aspetto negativo. Allora mi chiedo: noi non siamo ben accetti a casa nostra? Noi non possiamo fare un giro in centro? Io invece mi sono sentita molto felice quando alcune mie amiche mi hanno detto: “Andiamo a fare un giro in Città che è tutto aperto?”.
Se leggo che erano presenti solo giovani sammarinesi in giro per il centro, io dico bene, meglio in Città dove ci può essere qualcosa per loro, dove possono girare forse più tranquillamente, dove c’è un evento che può attirarli. Meglio in Repubblica che in giro chissà dove, perché se i nostri ragazzi fossero sempre solo in Riviera (cosa che avviene quasi sempre) ci sarebbe la critica “qui non abbiamo eventi, qui i nostri giovani non vengono”.
E' scontato che ristoranti e bar abbiano la meglio: chi fa un giro in Città magari mangia, beve, prende il caffè e poi fa la passeggiata. Ma per quanto riguarda i negozi, per i quali l’estate con l’apertura serale è appena iniziata, non si può fare subito un bilancio.
Ebbene capisco tutte le problematiche legate a problemi economici di tutti, famiglie, commercianti, io in prima persona non navigo nell’oro, ma sono comunque una di quelle persone che è felice di passeggiare a San Marino e soprattutto di spendere nel mio Paese!
Comunicato stampa Sabina Canetti (Comitato esecutivo Noi Sammarinesi)
Si chiede di far vedere il Paese di San Marino pronto all’accoglienza, preparato nel ricevere, anche se il meteo incerto e le problematiche della Riviera con la balneazione non ci hanno aiutato col flusso turistico, ma noi eravamo presenti.
Posso capire che i commercianti non fossero contenti se non vi era il passaggio o afflusso nelle vie, ci sta la lamentela sul guadagno, rimessa, condizioni familiari e problematiche, ma fortunatamente per noi sammarinesi, non tutti i commercianti la pensano così. Ho letto alcuni interventi sul’apertura serale sull'ultimo numero di Sorpresa: alcuni commercianti avevano già fatto questa scelta prima del Decreto per dare un immagine di apertura del Centro storico, trovando ad esempio la soluzione di chiudere per fare la pausa cena. Sottolineo fortunatamente per noi sammarinesi, perché in alcuni interventi sulla stampa ho letto che la presenza era solo sammarinese, come fosse un aspetto negativo. Allora mi chiedo: noi non siamo ben accetti a casa nostra? Noi non possiamo fare un giro in centro? Io invece mi sono sentita molto felice quando alcune mie amiche mi hanno detto: “Andiamo a fare un giro in Città che è tutto aperto?”.
Se leggo che erano presenti solo giovani sammarinesi in giro per il centro, io dico bene, meglio in Città dove ci può essere qualcosa per loro, dove possono girare forse più tranquillamente, dove c’è un evento che può attirarli. Meglio in Repubblica che in giro chissà dove, perché se i nostri ragazzi fossero sempre solo in Riviera (cosa che avviene quasi sempre) ci sarebbe la critica “qui non abbiamo eventi, qui i nostri giovani non vengono”.
E' scontato che ristoranti e bar abbiano la meglio: chi fa un giro in Città magari mangia, beve, prende il caffè e poi fa la passeggiata. Ma per quanto riguarda i negozi, per i quali l’estate con l’apertura serale è appena iniziata, non si può fare subito un bilancio.
Ebbene capisco tutte le problematiche legate a problemi economici di tutti, famiglie, commercianti, io in prima persona non navigo nell’oro, ma sono comunque una di quelle persone che è felice di passeggiare a San Marino e soprattutto di spendere nel mio Paese!
Comunicato stampa Sabina Canetti (Comitato esecutivo Noi Sammarinesi)
Riproduzione riservata ©