La richiesta di sostegno al Fondo Monetario, non solo in termini di supporto tecnico ma anche finanziario, è un'ipotesi ancora sul tavolo?
Per Civico10 occorre decidere in fretta a quale organismo rivolgersi per il reperimento delle risorse. Si lavora in sinergia con Via del Voltone, “aspetto cruciale – rimarca – in questa fase e con questa Banca Centrale”. Diverse le opzioni sul tavolo, si cercano gruppi privati, guardando anche oltre oceano come Goldman Sachs e JP Morgan per l'emissione di bond sovrani. “Essenziale – per il movimento - la sostenibilità”. Resta sul tavolo l'ipotesi Fondo ma Civico chiede di privilegiare i rapporti con Stati sovrani.
“Meglio ancora con un gruppo di Stati che con uno solo”, incalza Giuseppe Morganti. Per il capogruppo di SSD la via maestra resta il Fondo Monetario “perché serve – dice - come certificatore” ma non deve essere l'unica strada. In un'ottica di diversificazione, Morganti guarda con favore e parallelamente, per un sostegno finanziario, ad un “pool di paesi amici, anche europei, a partire dall'Italia”.
Privilegiare se possibile il rapporto con i nostri vicini sarebbe per Nicola Selva “una delle cose migliori”. Il Fondo è un'opzione – precisa il coordinatore di Repubblica Futura – nulla è stato ancora deciso, “tireremo le somme – dice - alla fine delle varie analisi”. Si stanno quindi battendo diverse strade per scegliere, proposte alla mano, quella più adatta.
Per l'opposizione il canale prioritario resta l'Italia e non perde occasione per ribadirlo. Nessuno vuole diventare un protettorato – puntualizza- ma l'accompagnamento di uno Stato ai confini che beneficia del nostro indotto, per la minoranza è l'unica soluzione praticabile di fronte al rischio elevato di perdita di sovranità qualora San Marino decidesse di affidarsi al prestito estero. Aiuto che può essere garantito – dicono – al di là del finanziamento, sfruttando ad esempio la leva dell'accordo di collaborazione per alimentare il sistema economico del Titano. Da non sottovalutare il fattore tempo. Si annunciano giorni di incontri serrati.
MF
Per Civico10 occorre decidere in fretta a quale organismo rivolgersi per il reperimento delle risorse. Si lavora in sinergia con Via del Voltone, “aspetto cruciale – rimarca – in questa fase e con questa Banca Centrale”. Diverse le opzioni sul tavolo, si cercano gruppi privati, guardando anche oltre oceano come Goldman Sachs e JP Morgan per l'emissione di bond sovrani. “Essenziale – per il movimento - la sostenibilità”. Resta sul tavolo l'ipotesi Fondo ma Civico chiede di privilegiare i rapporti con Stati sovrani.
“Meglio ancora con un gruppo di Stati che con uno solo”, incalza Giuseppe Morganti. Per il capogruppo di SSD la via maestra resta il Fondo Monetario “perché serve – dice - come certificatore” ma non deve essere l'unica strada. In un'ottica di diversificazione, Morganti guarda con favore e parallelamente, per un sostegno finanziario, ad un “pool di paesi amici, anche europei, a partire dall'Italia”.
Privilegiare se possibile il rapporto con i nostri vicini sarebbe per Nicola Selva “una delle cose migliori”. Il Fondo è un'opzione – precisa il coordinatore di Repubblica Futura – nulla è stato ancora deciso, “tireremo le somme – dice - alla fine delle varie analisi”. Si stanno quindi battendo diverse strade per scegliere, proposte alla mano, quella più adatta.
Per l'opposizione il canale prioritario resta l'Italia e non perde occasione per ribadirlo. Nessuno vuole diventare un protettorato – puntualizza- ma l'accompagnamento di uno Stato ai confini che beneficia del nostro indotto, per la minoranza è l'unica soluzione praticabile di fronte al rischio elevato di perdita di sovranità qualora San Marino decidesse di affidarsi al prestito estero. Aiuto che può essere garantito – dicono – al di là del finanziamento, sfruttando ad esempio la leva dell'accordo di collaborazione per alimentare il sistema economico del Titano. Da non sottovalutare il fattore tempo. Si annunciano giorni di incontri serrati.
MF
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