Una mozione di sfiducia per il Segretario alla Sanità, Francesco Mussoni, l'hanno presentata alla Reggenza i rappresentanti dei gruppi consiliari di Rete, Civico 10 e Sinistra Unita, con l'aggiunta del consigliere indipendente Luca Lazzari. Una richiesta che secondo i presentatori rappresenta la diretta conseguenza dell'esito referendario, dove i cittadini hanno disapprovato l'operato del Segretario Mussoni in questi due anni e mezzo di incarico, segnato soprattutto dai due provvedimenti bocciati. Le tre forze di opposizione ritengono che Mussoni debba rinunciare al proprio mandato, dopo essersi speso in difesa delle due leggi abrogate.
Non è sufficiente, a loro giudizio, la presentazione delle dimissioni al Congresso di Stato che come noto le ha respinte. Sospesa la seduta in tarda mattinata, per riunire l'Ufficio di Presidenza dell'assemblea parlamentare e confrontarsi in merito alla richiesta della mozione di sfiducia e fissare la data della discussione in aula, che si terrà lunedì alle 21, in una seduta in cui ci saranno gli interventi dei gruppi parlamentari e poi il voto finale sulla mozione. Il lungo dibattito sull'esito referendario si era chiuso appena poche ore prima, nella notte, con l'approvazione di un ordine del giorno presentato dalla maggioranza, in cui si stabilisce l'apertura di un dialogo fra le forze politiche per gestire la fase transitoria derivata dall'abrogazione delle due leggi oggetto dei quesiti e indicare le soluzioni politiche. Un documento approvato a maggioranza, con voto palese. Non sono stati accolti invece, gli ordini del giorno delle opposizioni, il primo per le dimissioni del Direttore Sanitario, il secondo per le dimissioni del comitato amministratore di Fondiss, respinti con gli stessi voti: 32 contrari e 22 favorevoli. Raccoglie un voto in più l'ordine del giorno, sempre delle opposizioni, con cui si chiedeva una censura politica nei confronti del Segretario alla Sanità, Francesco Mussoni, bocciato con 31 voti contrari e 23 a favore.
Oggi l'aula ha proseguito la ratifica dei Decreti Delegati, iniziata nella notte, fino ad ora approvati a maggioranza. Una discussione approfondita si è tenuta sul Decreto del 31 marzo, che fissa competenze e funzionamento dell'Ufficio Centrale Nazionale dell'Interpol e alla ripresa dei lavori, dopo la sospensione, si è proceduto con l'esame del Decreto sugli incentivi per l'esodo dalla Pubblica Amministrazione, che consente ai dipendenti pubblici con meno di 55 anni, di richiedere uno speciale incentivo nel caso intendessero dimettersi volontariamente ed avviare un’impresa od una attività di lavoro autonomo.
Sergio Barducci
Non è sufficiente, a loro giudizio, la presentazione delle dimissioni al Congresso di Stato che come noto le ha respinte. Sospesa la seduta in tarda mattinata, per riunire l'Ufficio di Presidenza dell'assemblea parlamentare e confrontarsi in merito alla richiesta della mozione di sfiducia e fissare la data della discussione in aula, che si terrà lunedì alle 21, in una seduta in cui ci saranno gli interventi dei gruppi parlamentari e poi il voto finale sulla mozione. Il lungo dibattito sull'esito referendario si era chiuso appena poche ore prima, nella notte, con l'approvazione di un ordine del giorno presentato dalla maggioranza, in cui si stabilisce l'apertura di un dialogo fra le forze politiche per gestire la fase transitoria derivata dall'abrogazione delle due leggi oggetto dei quesiti e indicare le soluzioni politiche. Un documento approvato a maggioranza, con voto palese. Non sono stati accolti invece, gli ordini del giorno delle opposizioni, il primo per le dimissioni del Direttore Sanitario, il secondo per le dimissioni del comitato amministratore di Fondiss, respinti con gli stessi voti: 32 contrari e 22 favorevoli. Raccoglie un voto in più l'ordine del giorno, sempre delle opposizioni, con cui si chiedeva una censura politica nei confronti del Segretario alla Sanità, Francesco Mussoni, bocciato con 31 voti contrari e 23 a favore.
Oggi l'aula ha proseguito la ratifica dei Decreti Delegati, iniziata nella notte, fino ad ora approvati a maggioranza. Una discussione approfondita si è tenuta sul Decreto del 31 marzo, che fissa competenze e funzionamento dell'Ufficio Centrale Nazionale dell'Interpol e alla ripresa dei lavori, dopo la sospensione, si è proceduto con l'esame del Decreto sugli incentivi per l'esodo dalla Pubblica Amministrazione, che consente ai dipendenti pubblici con meno di 55 anni, di richiedere uno speciale incentivo nel caso intendessero dimettersi volontariamente ed avviare un’impresa od una attività di lavoro autonomo.
Sergio Barducci
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