Prosegue il dibattito in Consiglio sul percorso verso una maggiore integrazione europea, anche alla luce della relazione di Bruxellesche indica in un accordo quadro di associazione, l'opzione migliore per i piccoli stati. I lavori sono ripresi con gli interventi dell'opposizione. Ha iniziato il consigliere Podeschi, Upr, chiedendo all'aula il coraggio di portare avanti scelte lungimiranti. I prossimi incontri con la Bonino lunedì e con Barroso a fine mese saranno determinanti per il nostro futuro, ha rimarcato il socialista Crescentini. Un pungolo al governo è arrivato da Santolinidi Civico 10: se è vero che la maggioranza vuole il confronto con il paese, perchè non ha ancora avviato gli incontri. Critico invece Margiotta di Sinistra Unita che vede proprio in Valentini, alla luce di quanto detto nella relazione iniziale, il primo a non credere a questo passaggio. Rete interviene per la prima volta per ricordare che ha sempre osteggiato una adesione all'Europa, quindi nel negoziato bisogna mantenersi lucidi e decisi su quello che vogliamo per san marino. Un intervento col freno tirato anche dal democristiano Terenzi che pondera con attenzione la partecipazione al mercato interno. Rete non lesina i dubbi su questa Unione europea, un po’ malandata. Si al dialogo, ma consapevoli dei passi che si compiono. e soprattutto non convinta di sottoscrivere un Odg condiviso come quello che emerge dal dibattito. Il democristiano Mazza risponde alle critiche a Valentini: la pista è chiara, le critiche sterili, alla luce percorso avviato. O accettiamo la proposta di accordo di associazione con l’Unione o la respingiamo. Noi siamo per il si nell’ambito di un dialogo di per se multilaterale, e quindi giocoforza insieme a Monaco e Andorra, ai quali ci accomuna non certo la statualità, bensì la dimensione.
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