L'Unione Per la Repubblica appoggia una eventuale Commissione d'inchiesta sul conto Mazzini, al termine dell'indagine giudiziaria. “Non intendiamo nasconderci dietro ad un dito – scrivono in una nota - rispetto alla cosiddetta questione morale che, nell'ambito della vicenda denominata "Conto Mazzini", vede chiamati in causa alcuni dei nostri esponenti”. Consapevole della forte esigenza di chiarezza e di legalità, che emerge nell'opinione pubblica, l'UPR sostiene che chi ha commesso condotte illecite, a prescindere dal partito o movimento in cui milita, deve rispondere penalmente; ma nel contempo – aggiunge - deve essere garantito il rispetto dei diritti della difesa. L'UPR fa sapere che sosterrà anche la Commissione sulla "tangente Sopaf" e la ricerca di responsabilità politiche su tutte le altre questioni ancora irrisolte, come E Vox, Chalet e Criminal Minds. “Ma tutto questo – si legge nella nota - non può bastare”. L'UPR ricorda che i suoi esponenti coinvolti nella vicenda "Conto Mazzini" si sono dimessi dagli incarichi, “contrariamente ad altri indagati illustri – scrive nella nota - che, senza colpo ferire, dispensano pillole di saggezza sulla questione morale e sulla buona politica come niente fosse”.
SB
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