A una settimana esatta dall’ampliamento dell’Unione Europea - che accorperà 10 nuovi stati – il rapporto di San Marino con l’Ue e i suoi possibili sviluppi futuri ha caratterizzato la serata promossa dalla Fondazione Marino d’Arbe, al Grand Hotel del Titano. Dopo una breve introduzione di Nicola Selva – Presidente della Fondazione – ha preso la parola l’europarlamentare riminese di Forza Italia, Giorgio Lisi. Un intervento ricco di spunti in cui sono stati affrontati i significati dell’allargamento dell’Unione Europea e in particolare l’iter tecnico politico che uno Stato come San Marino dovrebbe affrontare nell’ipotesi che fosse interessato ad entrare all’Unione. Per Lisi, la Repubblica non dovrebbe temere per la sua sovranità e ha rivolto un invito a valutare seriamente l’ipotesi di un’adesione anche perché tale processo richiederebbe, in ogni caso, tempi piuttosto lunghi e la possibilità di prevedere deroghe per salvaguardare le specificità del Titano. Il leader del Pdcs Giovanni Lonfernini, di cui venerdì ricorrevano i due anni dall’elezione a Segretario, ha sottolineato che la progressiva integrazione della Repubblica, nei confronti dell’Europa, è un processo ineludibile ma l’ipotesi di adesione va valutata attentamente e con grande cautela, analizzando a fondo i pro e i contro di una scelta di tale portata. Lonfernini ha ricordato che l’analisi di un diverso rapporto con l’UE è prevista dall’accordo di Governo e che comunque è di fondamentale importanza, in ogni caso, anche in ottica europea, la definizione del rapporto con la vicina Italia. Un processo questo che sta impegnando la politica estera sammarinese nell’auspicio di ottenere risultati positivi per tutta la Comunità del Titano. Notevole l’affluenza di pubblico all’iniziativa promossa dalla Fondazione Marino D’arbe. Semplici cittadini, ma anche rappresentanti di governo, della politica e dell’economia sammarinese.
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