Paese terzo o paese membro. Il rapporto della Repubblica di San Marino con l’Unione Europea è una questione ormai antica, il Titano si interroga da tempo e la DC, nell’intento di sollecitare il dibattito e la riflessione, ha voluto proporre un seminario ad hoc. Numerosi gli interventi dei tecnici che con impegno hanno lavorato ad una serie di documenti. Ci si chiede, in sostanza, quali potranno essere gli effetti del recepimento dell’acquis comunitario, vale a dire la piattaforma comune di diritti ed obblighi che vincolano l'insieme degli Stati membri nel contesto dell'Unione europea. Un corposo testo in costante evoluzione, costituito dai principi, gli obiettivi politici e il dispositivo dei trattati; poi la legislazione adottata e la giurisprudenza della Corte di giustizia e ancora le dichiarazioni e risoluzioni adottate nell'ambito dell'Unione, gli atti di politica estera e di sicurezza comune, della giustizia e degli affari interni; e infine gli accordi internazionali fra gli stati membri e degli stessi con la Comunità. Un lavoro importante che traccia il primo trattato sul quale incentrare la riflessione, per valutare pro e contro di una eventuale adesione. “L’auspicio – ha detto la presidente della DC, Edda Ceccoli, che ha aperto i lavori – è che questo paese sappia andare verso il futuro salvaguardando le sue peculiarità”. Molte le domande, sintetizzate dal Capogruppo, Claudio Podeschi: quali i vantaggi, quali le prospettive, quale il ruolo dei piccoli stati e ancora qual è il rischio per i microstati di essere risucchiati nel vortice dei grandi paesi. Approfonditi gli interventi di Pietro Giacomini e John Mazza, che hanno ripercorso, ognuno per la propria parte di competenza, i passaggi dell’Unione Europea e della Repubblica di San Marino nel rapporto con la comunità, sottolineando, in particolare, l’accordo di cooperazione economica e unione doganale firmato nel 1991 ed entrato in vigore il primo aprile del 2002.
“Un percorso sofferto – ha evidenziato l’onorevole Renzo Lusetti, vice capogruppo della Margherita alla camera dei deputati - tracciato da Alcide de Gasperi. Dalla firma dell’accordo del 91 – ha aggiunto – sono cambiate molte cose, ed è giusto riflettere su come integrarlo. Davanti a voi – ha detto – avete due strade: restare un paese terzo, ottenere una maggiore integrazione europea attraverso un aggiornamento dell’accordo in vigore, oppure aprire un percorso negoziato che tenga conto delle esigenze della Repubblica di San Marino. Credo – ha concluso – i tempi non siano ancora maturi per questa seconda ipotesi”.
“Un percorso sofferto – ha evidenziato l’onorevole Renzo Lusetti, vice capogruppo della Margherita alla camera dei deputati - tracciato da Alcide de Gasperi. Dalla firma dell’accordo del 91 – ha aggiunto – sono cambiate molte cose, ed è giusto riflettere su come integrarlo. Davanti a voi – ha detto – avete due strade: restare un paese terzo, ottenere una maggiore integrazione europea attraverso un aggiornamento dell’accordo in vigore, oppure aprire un percorso negoziato che tenga conto delle esigenze della Repubblica di San Marino. Credo – ha concluso – i tempi non siano ancora maturi per questa seconda ipotesi”.
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