'Abbiamo depositato il dossier il 2 gennaio, in anticipo sui tempi di scadenza'. Un passo avanti per l’Ambasciatore Edith Tamagnini nella candidatura del monte Titano quale patrimonio dell’umanità. Un testo che ha visto al lavoro i funzionari di 4 segreterie (esteri; istituti culturali; turismo e territorio) sulle 162 pagine di orientamenti dettate dall’Unesco per guidare la messa in opera della convenzione. Un monte emblema universalmente riconosciuto per i valori di autonomia, libertà e pace che contraddistinguono la comunità sammarinese fin dalle sue origini, valori che hanno contribuito alla sua unicità nella storia. Durante il 2006 gli esperti dell’Unesco saliranno a San Marino per esaminare i passi compiuti dalla Repubblica e fare eventuali nuove richieste. Entro l’estate del prossimo anno il comitato del patrimonio mondiale dell’umanità – composto da 21 stati membri - esaminerà la candidatura sammarinese. 'Un lavoro molto importante - per l’ambasciatore sammarinese all’Unesco – perché tutelerà per sempre il nostro monte, sia dal punto di vista culturale che naturalistico. San Marino già gestisce questo bene attraverso leggi e disposizioni, ma abbiamo dovuto documentare tutto'. Un bene che comprende il monte Titano con le sue appendici, per un’ area di 399 ettari, e un perimetro di 15,29 km, delimitato a nord est fino a san giovanni, a borgo fino al sacello e che include anche le zone di Canepa e Gorgascura.
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