Dopo oltre 30 riunioni, un confronto che va avanti dal 2013 e varie tirate d'orecchi da parte della Reggenza, il regolamento consiliare arriva in Aula. Il progetto di legge in prima lettura verrà depositato nei prossimi giorni a nome di tutti i gruppi e potrebbe essere discusso già nella prossima seduta del Consiglio. Il testo - 104 articoli che riscrivono le regole del gioco- concordato in buona parte nei gruppi di lavoro, verrà modificato sulla base dell'accordo siglato sulla riduzione dei tempi d'intervento e Comma Comunicazioni in streaming. Modifiche introdotte in via sperimentale e sospese nelle ultime due sedute per la mancata unanimità in Ufficio di Presidenza. Se il testo sarà inserito nell'odg del Consiglio di febbraio, Rete – contraria alle deroghe ad oltranza e che spingeva per la discussione in Aula – voterà affinché i tempi tornino ad essere contingentati e il Comma Comunicazioni di nuovo udibile dai cittadini. Tornando al testo di legge, se su snellimento e trasparenza dei lavori c'è condivisione, resta ancora da sciogliere il nodo economico. Sul gettone quindi la partita resta aperta con i punti fermi della parificazione fra pubblico e privato e il contenimento della spesa. Diverse le opzioni che verranno portate all'attenzione del Consiglio. "Si e' deciso comunque di non bloccarsi sul tema degli emolumenti- spiega il capogruppo di Civico 10, Matteo Ciacci- ma di depositare, a nome di tutti i gruppi, il progetto di legge in prima lettura, per metterlo all'ordine del giorno del prossimo Consiglio e di dibattere poi in aula le diverse ipotesi indicate". Ci sarà naturalmente spazio per emendamenti.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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