Interviene nel dibattito sui nodi della sanità il Movimento Rete. “Le letture superficiali non risolvono i problemi” - scrive in una nota - e alla propria gestione imputa quello che chiama un “peccato originale: lasciare che la DC, nel 2020, esprimesse la nomina di uno dei ruoli apicali più delicati. Il perseverare in questo errore – prosegue - da parte del nuovo Segretario di Stato, conferma la nostra analisi”.
Prosegue sul piano politico, in chiave elettorale: “questo – rileva Rete - serva da monito a chi scalpita per cercare di arrivare a stringere future alleanze con la DC e continua ad attaccare chi invece ha portato risultati”. E passa in rassegna quanto fatto quando era al Governo: l'audit, la legge sulla cannabis terapeutica, il robot chirurgico, una gestione economica dell’ISS trasparente, le relazioni con le Università. Non ultima, la riforma delle pensioni, che ha garantito la tenuta del sistema previdenziale per i prossimi 10 anni e che genererà 50 milioni di euro di risparmi nel fondo pensioni.