“Gli scioperanti hanno incontrato a Palazzo Pubblico una rappresentanza dei capigruppo di minoranza, su iniziativa di quest’ultima” fanno sapere dal Patto. Per questo motivo la maggioranza non ha accettato l’incontro con i sindacati, dal momento che – scrive – “non si presta a strumentalizzazioni”. Così come rifiuta di dichiarare il fallimento dei tripartito. Per il Patto il tavolo è una realtà, non facile da gestire, ma rimane strumento valido della concertazione. Ribadisce inoltre che lo sciopero non è lo strumento più opportuno per manifestare il disagio dei lavoratori. I Ddc, dall’opposizione, si impegnano a sollecitare il governo affinché vengano adottate scelte responsabili e che il dialogo possa riprendere al più presto. Il Psd esprime solidarietà e sostegno ai lavoratori in lotta e giudica incomprensibile la decisione del Patto di non accogliere l’invito fatto al Consiglio Grande e Generale di un incontro tra tutti i capigruppo e i rappresentanti della CSU. Quindi per il Psd non è veritiero che l’incontro con la CSU sia stato iniziativa della minoranza. Sinistra Unita dichiara di stare dalla parte del lavoro - ovvero dei lavoratori – “l’unico soggetto nel contesto produttivo immune dalle tentazioni del potere”. Sinistra Unita dichiara di stare dalla parte del lavoro – ovvero dei lavoratori - l’unico soggetto nel contesto produttivo immune dalle tentazioni del potere.
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