I tre Segretari di Stato - Finanze, Sanità e Interni - in quota Libera, nell'intento di fare chiarezza, parlano delle “ragioni che hanno portato alla chiusura anticipata della legislatura” e spiegano “l'esigenza di avviare una nuova stagione politica”, lanciando “una proposta di governo di scopo, per riuscire – sottolineano – ad affrontare prima le grandi riforme e poi l'eventuale accesso ad un finanziamento internazionale, temi che necessitano della più ampia condivisione possibile. Ci auguriamo che i cittadini comprendano l'importanza di questo passaggio”.
Ricordano come all'origine della decisione di staccare la spina al Governo targato Adesso.sm vi fosse proprio la mancanza di convergenza su vari temi con l'alleato Rf, insieme al crescente clima di forte conflittualità creatosi nel Paese. “Condizioni – affermano - che hanno reso di fatto impossibile proseguire il percorso intrapreso”.
Eva Guidi ripercorre nello specifico le difficoltà sofferte dal sistema bancario dal 2008 ad oggi, “senza puntare il dito sui governi precedenti - tiene a ribadire - ma facendo notare che al loro arrivo “il debito dello Stato segnava circa 250 milioni già utilizzati per sostenere il sistema bancario, in particolare Carisp e il caso Delta”. Poi il problema Npl, “dovuto – ha detto - soprattutto all'imperizia nell'erogazione del credito e che ci ha indotto ad avviare, senza indugio, le azioni di responsabilità”. Un passaggio ritenuto “fondamentale per far capire ai cittadini che si è cercato di far pagare gli errori a chi li ha commessi”. Su Banca Cis, a chi sostiene tuttora la tesi della “vendita come miglior soluzione” obietta l'impossibilità di trovare a suo tempo un acquirente serio, mancando le condizioni di concretezza dell'offerta e i requisiti della trasparenza. Mentre all'accusa “di aver indebitato lo Stato di 100 milioni di euro” risponde che si tratta “di fondi pensione messi in sicurezza garantendoli per quella cifra”.
Guerrino Zanotti si sofferma invece sul settore pubblico allargato: “avviati – spiega - processi di programmazione e pianificazione”, confermati nella bontà dai numeri ottenuti: da una parte, emanati oltre 70 bandi di concorso per selezionare personale qualificato; dall'altra la riduzione di 100 dipendenti nei settori amministrativi, a fronte di un numero medio di occupati rimasto invariato. Questo – insiste – anche per rispondere alle polemiche su “infornate inesistenti”. Tra i passi avanti, cita infine l'introduzione dell'ICEE, strumento per una mirata distribuzione di aiuti economici alle famiglie più disagiate".
Guarda l'intervista a Franco Santi, Segretario di Stato Sanità.