“La sinistra è abituata a sfide complesse e a percorsi travagliati. La sua anima è irrequieta, in continuo movimento. Restano però fermi i suoi principi fondanti: legalità, antifascismo, certezza del Diritto, pari opportunità, tolleranza ed accoglienza”.
Il Capogruppo di SSD apre così l'Assemblea programmatica. La sala è piena. Il passo successivo sarà il Congresso fondativo. “SSD – dice – viaggia rapidamente verso la formazione di un partito”. Ora avrà struttura comune e voce unitaria. L'Assemblea sceglierà l'organismo direttivo – composto da consiglieri e aderenti - che lo condurrà al traguardo.
Marina Lazzarini ricostruisce le tappe del percorso, l'accelerazione dal 25 marzo in poi. In un anno tutto è cambiato. Oggi c'è la responsabilità di Governo.
Giuseppe Morganti riconosce alla coalizione la qualità di saper fare marcia indietro quando una proposta non regge. La riflessione si sposta poi sul settore bancario, su trasformazioni necessarie per rendere solido il sistema e rilanciarlo. Parla alla politica, chiede maggiore collaborazione. Non manca, negli interventi degli aderenti, qualche critica ad una minoranza che grida al complotto, che fa un'opposizione preconcetta. Ssd riassume le sue tesi in un opuscolo. Guarda ad uno stato sociale più moderno da difendere contro ogni tentativo di smantellamento, alla parità di diritti per tutti i lavoratori, al libero accesso alle assunzioni. Propone una riflessione su diritti civili e sociali, contro discriminazioni e intolleranza. La mente corre alla famiglia di profughi siriani, alla paura e all'ostilità consegnate ai social. Sebbene alcuni temi non facciano parte dell'accordo di Governo, SSD non si asterrà dall'assumere decisioni anche su questioni più complesse, rimaste a lungo tabù come maternità consapevole e interruzione di gravidanza, unioni civili, testamento biologico e fine vita.
“Quando si parla di rilancio del centrosinistra mi sento a casa”, esordisce l'Onorevole Marco Di Maio, del Partito democratico. Plaude alla Reggenza rosa, “uno dei segnali più belli che questa maggioranza potesse dare, non solo per i sammarinesi – afferma - ma anche per l'Italia e il nostro continente che in questo caso hanno qualcosa da imparare da San Marino”. Poi, una riflessione politica. Nel contesto europeo soffia un vento sfavorevole al centrosinistra. Nella deriva populista si fanno largo risposte semplici a domande complesse. “A problemi difficili – rimarca – servono invece soluzioni anche impopolari, il coraggio e l'umiltà di mettersi in ascolto della gente, per incanalare il bisogno in proposta di governo. La sinistra che si ferma alle parole, perde. Vince se riesce a trovare le soluzioni e a realizzarle. Per questo, come sostiene SSD, c'è bisogno di una sinistra più unita e più forte”.
Una lezione che vale per tutti perché certi temi non hanno confini.
Monica Fabbri
Assemblea SSD: i commenti delle Forze politiche - VAI ALLE INTERVISTE
Di Maio (Pd) sulla Reggenza rosa: esempio per l'Italia - VAI ALL'INTERVISTA
Il Capogruppo di SSD apre così l'Assemblea programmatica. La sala è piena. Il passo successivo sarà il Congresso fondativo. “SSD – dice – viaggia rapidamente verso la formazione di un partito”. Ora avrà struttura comune e voce unitaria. L'Assemblea sceglierà l'organismo direttivo – composto da consiglieri e aderenti - che lo condurrà al traguardo.
Marina Lazzarini ricostruisce le tappe del percorso, l'accelerazione dal 25 marzo in poi. In un anno tutto è cambiato. Oggi c'è la responsabilità di Governo.
Giuseppe Morganti riconosce alla coalizione la qualità di saper fare marcia indietro quando una proposta non regge. La riflessione si sposta poi sul settore bancario, su trasformazioni necessarie per rendere solido il sistema e rilanciarlo. Parla alla politica, chiede maggiore collaborazione. Non manca, negli interventi degli aderenti, qualche critica ad una minoranza che grida al complotto, che fa un'opposizione preconcetta. Ssd riassume le sue tesi in un opuscolo. Guarda ad uno stato sociale più moderno da difendere contro ogni tentativo di smantellamento, alla parità di diritti per tutti i lavoratori, al libero accesso alle assunzioni. Propone una riflessione su diritti civili e sociali, contro discriminazioni e intolleranza. La mente corre alla famiglia di profughi siriani, alla paura e all'ostilità consegnate ai social. Sebbene alcuni temi non facciano parte dell'accordo di Governo, SSD non si asterrà dall'assumere decisioni anche su questioni più complesse, rimaste a lungo tabù come maternità consapevole e interruzione di gravidanza, unioni civili, testamento biologico e fine vita.
“Quando si parla di rilancio del centrosinistra mi sento a casa”, esordisce l'Onorevole Marco Di Maio, del Partito democratico. Plaude alla Reggenza rosa, “uno dei segnali più belli che questa maggioranza potesse dare, non solo per i sammarinesi – afferma - ma anche per l'Italia e il nostro continente che in questo caso hanno qualcosa da imparare da San Marino”. Poi, una riflessione politica. Nel contesto europeo soffia un vento sfavorevole al centrosinistra. Nella deriva populista si fanno largo risposte semplici a domande complesse. “A problemi difficili – rimarca – servono invece soluzioni anche impopolari, il coraggio e l'umiltà di mettersi in ascolto della gente, per incanalare il bisogno in proposta di governo. La sinistra che si ferma alle parole, perde. Vince se riesce a trovare le soluzioni e a realizzarle. Per questo, come sostiene SSD, c'è bisogno di una sinistra più unita e più forte”.
Una lezione che vale per tutti perché certi temi non hanno confini.
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