La parola “mafia” non è più un tabù. E’entrata nel vocabolario sammarinese quasi di prepotenza, ma solo dopo essere strisciata nel territorio. Questa presa di coscienza, anche se tardiva, ha permesso alla Repubblica di dotarsi di armi per combatterla. In un anno si è corso ai ripari. E lo si è fatto bene. Un percorso apprezzato dallo stesso vice Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Italiana Fabio Granata. E la composizione paritetica nella commissione sammarinese fra maggioranza ed opposizione, rappresenta una grande opzione culturale: l’affermazione implicita che il contrasto alle mafie è una precondizione della scelta politica. Ed è proprio sull’ampia condivisione e l’impegno bipartisan che ha posto l’accento il coordinatore degli Upr Lonfernini. Concetto ribadito dal Segretario alla Giustizia Casali, che mette però in guardia da chi continua a insistere sulla vecchia strada. Granata ha accennato alla complessa vicenda Fincapital, che l’Italia segue da vicino. Ma nessuno vuol mettere sotto accusa il piccolo Monte per la sua vulnerabilità. Tutta l’Emilia Romagna è un’area permeabile alle infiltrazioni malavitose, anche straniere. La cultura della legalità va affiancata a strumenti idonei. La firma con l’Italia – dopo la collaborazione fra le rispettive forze di polizia - potrà aiutare a rendere il contrasto alle mafie ancor più efficace. Nel video l’intervista a vice Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia della Repubblica Italiana Fabio Granata
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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