Francia e Germania sosterranno l’Italia. E Roma, garantisce Monti, "farà i compiti a casa". E’ lo spirito con cui a Strasburgo si è chiuso il vertice a tre tra Sarkozy, Merkel e Monti, al suo primo confronto diretto da presidente del Consiglio con i grandi dell’Europa. Monti, dunque, incassa il sostegno di Parigi e Berlino alla sua azione di governo, che dovrebbe cominciare ad avere sbocchi concreti già nel Consiglio dei ministri convocato per domattina. Il clima nuovo nei confronti di Roma suona autentico nelle dichiarazioni di Merkel e Sarkozy. Il presidente francese vuol continuare la discussione di Strasburgo in un nuovo vertice a tre questa volta a Roma. E la cancelliera tedesca augura a Monti “un pieno successo, perché ha un grande lavoro davanti», definendo “molto impressionanti” le misure anche “strutturali” che il governo italiano intende
adottare: dall’accelerazione della riforma delle pensioni alla revisione del sistema dei ticket. Il presidente del Consiglio è ancora alle prese con il problema della nomina di viceministri e sottosegretari, pratica che potrebbe essere conclusa per domani ricorrendo solo a tecnici. Intanto assicura che “L'Italia centrerà il pareggio di bilancio nel 2013 e presenterà un rilevante avanzo primario l'anno successivo”, anche se dovrà “fare sforzi particolari a causa dell'elevato stock di debito” precisa. Sforzi che, puntualizza il premier, dovranno essere “sostenibili” nel quadro di una recessione forse più dura del previsto. Per questo il presidente Napolitano auspica una “forte coesione sociale, indispensabile per le riforme necessarie alla crescita del Paese”.
Da Roma Francesco Bongarrà
adottare: dall’accelerazione della riforma delle pensioni alla revisione del sistema dei ticket. Il presidente del Consiglio è ancora alle prese con il problema della nomina di viceministri e sottosegretari, pratica che potrebbe essere conclusa per domani ricorrendo solo a tecnici. Intanto assicura che “L'Italia centrerà il pareggio di bilancio nel 2013 e presenterà un rilevante avanzo primario l'anno successivo”, anche se dovrà “fare sforzi particolari a causa dell'elevato stock di debito” precisa. Sforzi che, puntualizza il premier, dovranno essere “sostenibili” nel quadro di una recessione forse più dura del previsto. Per questo il presidente Napolitano auspica una “forte coesione sociale, indispensabile per le riforme necessarie alla crescita del Paese”.
Da Roma Francesco Bongarrà
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