Le larghe intese sono una “ammucchiata” sotto forma di governo di responsabilità nazionale. Da Alleanza Popolare arriva un secco no alla proposta rilanciata ieri dall’Unione per la Repubblica. Nell’alleanza con Dc, Psd e Noi Sammarinesi difficilmente, per Stefano Palmieri, si potranno aggiungere altre liste. Il Coordinatore di Ap vede possibile il contributo dei singoli e non esclude la semplificazione a tre sole forze, unificando persone e partiti. Intanto si definisce il programma. Al centro le prospettive di sviluppo, il rilancio dei settori economico e finanziario, legati all’uscita dalla black list. Lavoriamo anche, aggiunge Palmieri, per proseguire l’opera portata avanti dalle nostre Segreterie di Stato. E le richieste di conferma, sottolinea, devono essere lette come la necessità di continuare nel lavoro fatto fino ad oggi, non come attaccamento alle poltrone.
Ap chiude la porta a nuove liste dunque, ma non ai singoli. Un invito che Palmieri sembra indirizzare proprio a qualcuno dell’Upr in un momento in cui la politica mette a punto gli schieramenti, lanciando messaggi trasversali. Un invito che, se esteso alla coalizione, potrebbe riguardare i giovani del partito socialista. Per il segretario Simone Celli “il confronto in atto rientra nella normale dialettica democratica” ma è innegabile – aggiunge – che siano emerse posizioni critiche. Si cerca una sintesi unitaria, anche se – afferma - è si discute a 360 gradi per trovare la collocazione politica adeguata e per definire le priorità programmatiche. Intanto il Movimento civico Rete ribadisce il rifiuto a far parte di ogni coalizione ma smentisce chi dice che non accetta, al suo interno, persone coinvolte con la politica precedente. Chiunque, precisa una nota, può portare la sua esperienza nel movimento e nel programma. Anzi, Rete invita a collaborare “le persone coscienziose, che tra i diversi ruoli istituzionali, non possono concretizzare il loro pensiero”. E l’obiettivo finale, scrive Rete, che fa la differenza. Non le poltrone, ma la ricerca di una soluzione che porti San Marino ad essere un piccolo gioiello virtuoso. Per questo, ribadiscono, non siamo l’anti-politica, ma il riadattamento della politica ai suoi valori.
Sonia Tura
Ap chiude la porta a nuove liste dunque, ma non ai singoli. Un invito che Palmieri sembra indirizzare proprio a qualcuno dell’Upr in un momento in cui la politica mette a punto gli schieramenti, lanciando messaggi trasversali. Un invito che, se esteso alla coalizione, potrebbe riguardare i giovani del partito socialista. Per il segretario Simone Celli “il confronto in atto rientra nella normale dialettica democratica” ma è innegabile – aggiunge – che siano emerse posizioni critiche. Si cerca una sintesi unitaria, anche se – afferma - è si discute a 360 gradi per trovare la collocazione politica adeguata e per definire le priorità programmatiche. Intanto il Movimento civico Rete ribadisce il rifiuto a far parte di ogni coalizione ma smentisce chi dice che non accetta, al suo interno, persone coinvolte con la politica precedente. Chiunque, precisa una nota, può portare la sua esperienza nel movimento e nel programma. Anzi, Rete invita a collaborare “le persone coscienziose, che tra i diversi ruoli istituzionali, non possono concretizzare il loro pensiero”. E l’obiettivo finale, scrive Rete, che fa la differenza. Non le poltrone, ma la ricerca di una soluzione che porti San Marino ad essere un piccolo gioiello virtuoso. Per questo, ribadiscono, non siamo l’anti-politica, ma il riadattamento della politica ai suoi valori.
Sonia Tura
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