Riprenderà nella sessione consigliare che si aprirà lunedì pomeriggio il dibattito parlamentare sulle istanze d’arengo in materia di religione. La prima perché sia consentita la frequentazione di corsi di storia del pensiero religioso da parte degli studenti delle scuole superiori esonerati dall’ora di religione; la seconda per la rimozione dei simboli religiosi dai luoghi pubblici non adibiti a luogo di culto; la terza perché siano esclusi dal finanziamento pubblico gli eventi e gli incontri promossi da movimenti ecclesiali, finalizzati all’educazione ad una forma di culto. Un dibattito che divide e che già nelle prime battute ha registrato toni accesi. In particolare a far discutere è la richiesta di rimozione del crocifisso da tutti i luoghi pubblici, dunque da uffici, aule scolastiche e altro. Un tema nel quale il vescovo di San Marino e Montefeltro, Monsignor Luigi Negri, chiamato in causa nei giorni scorsi da due consiglieri, Vanessa Muratori di Rifondazione Comunista e Giuseppe Morganti del PSD, preferisce non entrare, lasciando alla politica il compito di fare il proprio corso, anche se sottolinea che per San Marino il crocifisso ha un valore non solo confessionale ma anche culturale.
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