"Il referendum sul Polo della moda è una operazione politica e qualcuno l'ha messa in campo in vista delle elezioni". Così Sinistra Unita che organizza, per domani sera a Serravalle, un confronto sui quesiti referendari, dando voce a favorevoli e contrari. 2 no, per il referendum abrogativo sulla variante di Prg destinata ad ospitare il Polo della moda e per il referendum sulla preferenza unica. Nessuna indicazione di voto invece per l'abolizione del quorum - anche se Sinistra Unita invita a rivedere la legge sul referendum - e per il tetto degli stipendi - sebbene, ricorda Vanessa D'Ambrosio - un tetto esiste già e la qualità, specialmente nel settore sanitario, va pagata. Ma al centro dell'attenzione è sempre il Polo della moda. E da Sinistra Unita arrivano critiche pesanti ai promotori del referendum di cui, afferma Foschi, "fanno un uso capzioso e demagogico. Dicono di voler valorizzare i cittadini e sono i primi a strumentalizzarli, distorcendo i numeri. E' una alternativa diabolica dire o il territorio o il lavoro, aggiunge. Già porli in conflitto è strumentale e inaccettabile, dimenticando che per il verde c'è già stata una compensazione". Sinistra Unita si schiera dalla parte del No, ma nessuna difesa per il governo. Il bilancio di questa maggioranza è già fallimentare, Polo o non Polo, dice. Noi ragioniamo sugli effetti che un investimento da 100 milioni di euro e da 400 posti di lavoro avrà per il Paese. Se mandiamo via questo gruppo, ripetono D'Ambrosio e Foschi, il Polo della moda si farà a Rimini e ci vorranno decenni prima di poter attirare investimenti di questo calibro. Votare no per dire si al Polo è una delle ambiguità di questo quesito. Anche tra i promotori, sottolinea Vanessa D'Ambrosio, si sostiene di parlare solo della variante per poi distruggere il progetto: cose da vecchia politica.
L'ultimo commento è per Federico Pedini Amati e Luca Lazzari, gli indipendenti che siedono al Tavolo riformista. Gli impegni programmatici firmati anche da loro parlano chiaro, ricorda Ivan Foschi. C'è incongruenza tra quanto hanno scritto e quello che predicano.
Sonia Tura
Nel video l'intervista a Vanessa D'Ambrosio, coordinatore Sinistra Unita
L'ultimo commento è per Federico Pedini Amati e Luca Lazzari, gli indipendenti che siedono al Tavolo riformista. Gli impegni programmatici firmati anche da loro parlano chiaro, ricorda Ivan Foschi. C'è incongruenza tra quanto hanno scritto e quello che predicano.
Sonia Tura
Nel video l'intervista a Vanessa D'Ambrosio, coordinatore Sinistra Unita
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