L’amico Lorenzo Busignani ha un po’ di puzza sotto al naso, a lui gli elettricisti non piacciono tanto, ma pensiamo che se la debba togliere, ed in fretta, se non vuole anche lui essere indicato come uno dei sostenitori dei distruttori del paese.
Nell’articolo dell’ orgoglioso elettricista Augusto Gasperoni c’era solo un errore 8% contro il 4,36%.
Il fondo di garanzia a tutela dei depositanti in vigore da 31 Marzo 2012 è al massimo di 50.000 €.
I crediti Delta - speriamo rientrino in fretta - sono un potenziale motore di utile.
Ma la sostanza non cambia.
Attualmente il Consiglio direttivo della SUMS è così composto:
Presidente Galassi Clelio (ex Consigliere DC)
Vice Presidente Scarano Alessandro (ex Consigliere DC)
Segretario Andreini Fabio (Aderente ECSO)
Tesoriere Montagna Paolo
Membro Albani Andrea
Membro Marino Arzilli Giuseppe (ex Consigliere DC)
Membro Busignani Lorenzo (Aderente ECSO)
Membro Canti Manuel (Candidato DC )
Membro Scarponi Luciano
Membro Albani Marino (Vice Presidente Fondazione Cassa di Risparmio S.U.M.S.) (ex Candidato DC)
Gli orientamenti politici degli altri membri del consiglio pensiamo siano noti ai più, per non tediarvi non riportiamo gli organi direttivi della Fondazione.
Sinistra Unita non capisce, e lo chiede al Paese, perché la SUMS compra azioni della Cassa, mentre lo Stato è costretto ad un oneroso prestito obbligazionario.
Per di più non si capisce chi nomina chi e per cosa ,ed in maniera trasparente, all'interno della Galassia Cassa di Risparmio, senza un coinvolgimento pubblico, visto che la Cassa di Risparmio è un Bene Comune.
Noi proponiamo la sperimentazione di nuove forme giuridiche denominate Enti di Gestione dei Beni Comuni, dove il fruitore del bene comune dovrà avere voce in capitolo sul controllo degli organi direttivi e dove vi siano rotazioni codificate su principi meritocratici e non di appartenenza per gli amministratori.
Anche la SUMS, ma in particolare la Fondazione, hanno lasciato campo aperto alle gestione Fantini, questa classe dirigente, di chiaro orientamento politico, ha accettato lo sbocco sul mare finanziario propostogli da Fantini senza tenere conto della nostra storia e della nostra statualità, senza l’umiltà della dimensione sammarinese che è quella che ci ha preservato nei secoli.
I nostri avi hanno resistito alle tentazioni offertagli da Napoleone, questa classe dirigente ha ceduto alla tentazione offerta da Fantini, con gravi ripercussioni per la nostra sovranità.
Ora quella stessa classe dirigente vuole continuare a governare il Paese dopo averlo impoverito, vuole cannibalizzare quel che resta delle poche sostanze sammarinesi facendo pagare ai cittadini i debiti che loro hanno determinato.
Per rendere chiaro quello che cerchiamo di dire facciamo due conti:
1) il prestito alla Cassa è stato finanziato da un prestito contratto dallo Stato (in pratica è una fidejussione onerosa a tutti gli effetti) ad un tasso di mercato che non può essere inferiore al 4-5% (forse anche di più, tenendo conto che il beneficiario - lo Stato - non ha più una reputazione affidabile).
2) Il prestito verrà restituito dalla Cassa allo Stato in “almeno” 7 anni, ad un tasso pari a quello di rifinanziamento della Banca Centrale Europea (un sottile giro di parole per dire che non viene applicato nessun tasso, attualmente, infatti, tale tasso è pari allo 0,75%, in probabile fase discendente).
3) Il prestito verrà restituito a partire dal terzo anno, quindi per due anni pagheremo i tassi (alti) a debito e non riscuoteremo quelli (bassi) a credito.
4) Non sono state chieste condizioni di nessun tipo alla Cassa, ridimensionamento, o risparmi di qualsiasi natura, che quindi continuerà ad operare come prima.
5) Non sono stati nemmeno imposti vincoli di finanziamento per le fasce deboli che la Cassa dovrebbe sostenere in questo momento di crisi, se vuole essere fedele ai principi solidaristici della SUMS.
6) Come pegno dell’investimento lo Stato ha richiesto solo le quote della Fondazione.
In pratica, dal punto di vista economico tutto questo ci costerà circa una decina di milioni di euro.
E nemmeno siamo diventati proprietari!
Sinistra Unita è stato l’unico partito che non ha avallato questa operazione!
La SUMS, la gloriosa storia solidaristica della SUMS, nata per sostenere le persone in difficoltà attraverso percorsi di solidarietà, ideata dal grandissimo Socialista Pietro Franciosi negli ultimi anni è stata imbrattata da meccanismi che probabilmente non sono stati nemmeno recepiti dagli attuali soci che con poco senso dello Stato e del Bene Comune hanno avallato la pericolosa operazione Delta e che sono rimasti quasi tutti ai loro posti.
I cittadini sammarinesi devono riprendersi il loro Paese, incominciando anche dalle banche.
Diventiamo Cittadinanza Attiva!
Nell’articolo dell’ orgoglioso elettricista Augusto Gasperoni c’era solo un errore 8% contro il 4,36%.
Il fondo di garanzia a tutela dei depositanti in vigore da 31 Marzo 2012 è al massimo di 50.000 €.
I crediti Delta - speriamo rientrino in fretta - sono un potenziale motore di utile.
Ma la sostanza non cambia.
Attualmente il Consiglio direttivo della SUMS è così composto:
Presidente Galassi Clelio (ex Consigliere DC)
Vice Presidente Scarano Alessandro (ex Consigliere DC)
Segretario Andreini Fabio (Aderente ECSO)
Tesoriere Montagna Paolo
Membro Albani Andrea
Membro Marino Arzilli Giuseppe (ex Consigliere DC)
Membro Busignani Lorenzo (Aderente ECSO)
Membro Canti Manuel (Candidato DC )
Membro Scarponi Luciano
Membro Albani Marino (Vice Presidente Fondazione Cassa di Risparmio S.U.M.S.) (ex Candidato DC)
Gli orientamenti politici degli altri membri del consiglio pensiamo siano noti ai più, per non tediarvi non riportiamo gli organi direttivi della Fondazione.
Sinistra Unita non capisce, e lo chiede al Paese, perché la SUMS compra azioni della Cassa, mentre lo Stato è costretto ad un oneroso prestito obbligazionario.
Per di più non si capisce chi nomina chi e per cosa ,ed in maniera trasparente, all'interno della Galassia Cassa di Risparmio, senza un coinvolgimento pubblico, visto che la Cassa di Risparmio è un Bene Comune.
Noi proponiamo la sperimentazione di nuove forme giuridiche denominate Enti di Gestione dei Beni Comuni, dove il fruitore del bene comune dovrà avere voce in capitolo sul controllo degli organi direttivi e dove vi siano rotazioni codificate su principi meritocratici e non di appartenenza per gli amministratori.
Anche la SUMS, ma in particolare la Fondazione, hanno lasciato campo aperto alle gestione Fantini, questa classe dirigente, di chiaro orientamento politico, ha accettato lo sbocco sul mare finanziario propostogli da Fantini senza tenere conto della nostra storia e della nostra statualità, senza l’umiltà della dimensione sammarinese che è quella che ci ha preservato nei secoli.
I nostri avi hanno resistito alle tentazioni offertagli da Napoleone, questa classe dirigente ha ceduto alla tentazione offerta da Fantini, con gravi ripercussioni per la nostra sovranità.
Ora quella stessa classe dirigente vuole continuare a governare il Paese dopo averlo impoverito, vuole cannibalizzare quel che resta delle poche sostanze sammarinesi facendo pagare ai cittadini i debiti che loro hanno determinato.
Per rendere chiaro quello che cerchiamo di dire facciamo due conti:
1) il prestito alla Cassa è stato finanziato da un prestito contratto dallo Stato (in pratica è una fidejussione onerosa a tutti gli effetti) ad un tasso di mercato che non può essere inferiore al 4-5% (forse anche di più, tenendo conto che il beneficiario - lo Stato - non ha più una reputazione affidabile).
2) Il prestito verrà restituito dalla Cassa allo Stato in “almeno” 7 anni, ad un tasso pari a quello di rifinanziamento della Banca Centrale Europea (un sottile giro di parole per dire che non viene applicato nessun tasso, attualmente, infatti, tale tasso è pari allo 0,75%, in probabile fase discendente).
3) Il prestito verrà restituito a partire dal terzo anno, quindi per due anni pagheremo i tassi (alti) a debito e non riscuoteremo quelli (bassi) a credito.
4) Non sono state chieste condizioni di nessun tipo alla Cassa, ridimensionamento, o risparmi di qualsiasi natura, che quindi continuerà ad operare come prima.
5) Non sono stati nemmeno imposti vincoli di finanziamento per le fasce deboli che la Cassa dovrebbe sostenere in questo momento di crisi, se vuole essere fedele ai principi solidaristici della SUMS.
6) Come pegno dell’investimento lo Stato ha richiesto solo le quote della Fondazione.
In pratica, dal punto di vista economico tutto questo ci costerà circa una decina di milioni di euro.
E nemmeno siamo diventati proprietari!
Sinistra Unita è stato l’unico partito che non ha avallato questa operazione!
La SUMS, la gloriosa storia solidaristica della SUMS, nata per sostenere le persone in difficoltà attraverso percorsi di solidarietà, ideata dal grandissimo Socialista Pietro Franciosi negli ultimi anni è stata imbrattata da meccanismi che probabilmente non sono stati nemmeno recepiti dagli attuali soci che con poco senso dello Stato e del Bene Comune hanno avallato la pericolosa operazione Delta e che sono rimasti quasi tutti ai loro posti.
I cittadini sammarinesi devono riprendersi il loro Paese, incominciando anche dalle banche.
Diventiamo Cittadinanza Attiva!
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