Potrebbe aprirsi una nuova stagione di commissioni d'inchiesta a San Marino. Nella prossima sessione consiliare di luglio sarà presentato il progetto di legge per istituire una prima commissione sul caso Sopaf che coinvolge la Cassa di Risparmio di San Marino, ma potrebbe non essere l'unica: la coalizione di maggioranza Bene Comune ha detto sì anche all'ipotesi di costituire una ulteriore commissione d'inchiesta sull'indagine Mazzini che coinvolge numerosi esponenti politici di ieri e di oggi di San Marino ed ha messo in luce un sistema corruttivo ad ampio raggio, tra esponenti istituzionali da una parte e rappresentanti del mondo bancario ed imprenditoriale dall'altra. "Chiudiamo velocemente le indagini - è l'esortazione alla magistratura di Marco Gatti, segretario politico della Dc - e analizziamo le eventuali responsabilità politiche con una commissione. Intanto però il relativo progetto di legge – aggiunge – potrebbe essere già portato all'attenzione dell'aula parlamentare, in modo da iniziare subito dopo l'estate o, al più tardi, a settembre o ottobre. Serve anzitutto per fare chiarezza – conclude – perché mi pare che sul caso Mazzini attualmente ci sia molta confusione. In ogni caso, noi non ci sottraiamo a nulla, siamo pronti ad analizzare i fatti man mano che saranno accertati dal tribunale". Dello stesso avviso anche il Psd, Marina Lazzarini conferma di essere in linea coi colleghi della maggioranza. Dura anche l'ultima presa di posizione di Alleanza Popolare, che ritiene "imprescindibile – come ha scritto – nel valutare presenti e future alleanze, che non si arresti il percorso di rinnovamento, la correttezza e la trasparenza delle classi dirigenti dei partiti. Nel rispetto delle garanzie processuali - ha concluso Ap - e degli esiti degli accertamenti, i politici e i faccendieri delle imprese e del mondo delle libere professioni che vengano riconosciuti colpevoli si facciano da parte una volta per tutte".
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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