Trattasi di IFP, ovvero Progetto di Legge per la legge costitutiva dell'Istituto Finanziario Pubblico, presentato in Consiglio in prima lettura dalla maggioranza lo scorso 30 aprile, IFP che si appresta ad approdare in Commissione Finanze per affrontare poi di seguito la seconda lettura e l'approvazione del Consiglio Grande e Generale.
Notare bene che la costituzione di questo organismo era già presente nel programma elettorale della coalizione San Marino Bene Comune che ha vinto in maniera seppur risicata le ultime elezioni, precisamente nell'articolo 4." La finanza pubblica: risparmio ed equilibrio", dove al punto g) si propone "l'istituzione di una azienda pubblica per la gestione del patrimonio pubblico avente valore commerciale e per l'emissione di titoli di partecipazione, al fine di immettere risorse finanziarie aggiuntive nel sistema."
Dal progetto di legge dell'IFP pubblicato sul sito del Consiglio Grande e Generale si evince come la Finanziaria Pubblica avrà un capitale iniziale di 50 milioni di euro sottoscritto dall'Eccellentissima Camera che lo verserà all'IFP mediante conferimento di beni facenti parte del patrimonio dello Stato previo delibera del Congresso di Stato o del Consiglio. L'Eccellentissima Camera sarà azionista unico dell'IFP e le azioni saranno inalienabili.
L'IFP dovrà valorizzare il patrimonio disponibile attraverso una gestione efficente e redditizia, contribuire a razionalizzare i costi del Settore Pubblico Allargato, sostenere progetti per sviluppo e innovazione, favorire la stabilità del sistema economico finanziario e la solidità dei conti pubblici, supportare lo sviluppo del sistema economico e il fabbisogno finanziario e di liquidità.
E si arriva all'articolo 5 del progetto di legge, ovvero l'oggetto sociale dell'IFP: acquistare le proprietà dei beni dall'Eccellentissima Camera curandone la gestione e/o la cessione a privati, quest'ultima secondo la vigente legislazione. Potrà quindi eseguire operazioni di cartolarizzazione del patrimonio pubblico emettendo prestiti obbligazionari anche fra il pubblico. partecipare in società sammarinesi o estere di rilevanza strategica per lo sviluppo, contrarre finanziamenti da operatori sammarinesi o esteri, finanziare l'Eccellentissima Camera e gli Enti e le Aziende del settore Pubblico Allargato, "acquistare, detenere e vendere titoli pubblici emessi o garantiti dalla Repubblica di San Marino".
Inoltre l'IFP, soggetta ai poteri di vigilanza di Banca Centrale, sarà poi composta da un'Assemblea dei Soci, un Consiglio di Amministrazione e da un Collegio Sindacale. L'Assemblea dei Soci comprenderà i due Sindaci di Governo e il Segretario di Stato per le Finanze, il Consiglio di Amministrazione, interamente nominato dal Consiglio Grande e Generale, sarà composto da cinque membri compresi Presidente e Vice Presidente, scelti per idoneità e integrità e in possesso di lauree in materie economiche, finanziarie e/o giuridiche, e la maggioranza dei membri dovrà essere composta da cittadini sammarinesi o residenti. Il Collegio Sindacale sarà composto da tre membri anche loro di nomina consiliare.
Compreso a grandi linee cosa potrà essere l'IFP la prima che viene da chiedersi è se l'Eccellentissima Camera, le Segreterie di Stato, gli Enti e le Aziende del settore pubblico, i Dipartimenti e gli Uffici e Banca Centrale non sono ad oggi sufficenti a gestire adeguatamente il patrimonio pubblico, tanto da dover ricorrere alla creazione di un nuovo Istituto Finanziario, con nuovi dirigenti e manager da stipendiare, invece di ottimizzare e snellire le strutture esistenti permettendo loro di agire autorevolmente e autonomamente nei settori di competenza.
La seconda domanda invece, che rimanda e risponde alla prima, è relativa all'introduzione della "cartolarizzazione". ovvero la cessione di attività o beni di una società attraverso l'emissione ed il collocamento di titoli obbligazionari.
In due parole debito pubblico.
Cartolarizzare il patrimonio pubblico con lo scopo principale di recepire risorse, ovvero liquidità, principalmente per mantenere la pesante e farraginosa struttura pubblica.
Noi siamo contrari al debito pubblico mentre riteniamo sia necessario attuare scelte serie e coraggiose, fossero anche scomode, per rilanciare il paese smuovendolo dalla attuale posizione di stallo. Chiediamo a tutti di informarsi per comprendere le possibili conseguenze che potranno derivare dalla costituzione dell'Istituto Finanziario Pubblico, e coloro che come noi manifesteranno seri dubbi sulla sua necessità potranno, se lo vorranno, unirsi al coro del dissenso e adoperarsi per sventare il pericolo.
Impariamo a Fare Politica.
Comunicato stampa SottoMarino
Notare bene che la costituzione di questo organismo era già presente nel programma elettorale della coalizione San Marino Bene Comune che ha vinto in maniera seppur risicata le ultime elezioni, precisamente nell'articolo 4." La finanza pubblica: risparmio ed equilibrio", dove al punto g) si propone "l'istituzione di una azienda pubblica per la gestione del patrimonio pubblico avente valore commerciale e per l'emissione di titoli di partecipazione, al fine di immettere risorse finanziarie aggiuntive nel sistema."
Dal progetto di legge dell'IFP pubblicato sul sito del Consiglio Grande e Generale si evince come la Finanziaria Pubblica avrà un capitale iniziale di 50 milioni di euro sottoscritto dall'Eccellentissima Camera che lo verserà all'IFP mediante conferimento di beni facenti parte del patrimonio dello Stato previo delibera del Congresso di Stato o del Consiglio. L'Eccellentissima Camera sarà azionista unico dell'IFP e le azioni saranno inalienabili.
L'IFP dovrà valorizzare il patrimonio disponibile attraverso una gestione efficente e redditizia, contribuire a razionalizzare i costi del Settore Pubblico Allargato, sostenere progetti per sviluppo e innovazione, favorire la stabilità del sistema economico finanziario e la solidità dei conti pubblici, supportare lo sviluppo del sistema economico e il fabbisogno finanziario e di liquidità.
E si arriva all'articolo 5 del progetto di legge, ovvero l'oggetto sociale dell'IFP: acquistare le proprietà dei beni dall'Eccellentissima Camera curandone la gestione e/o la cessione a privati, quest'ultima secondo la vigente legislazione. Potrà quindi eseguire operazioni di cartolarizzazione del patrimonio pubblico emettendo prestiti obbligazionari anche fra il pubblico. partecipare in società sammarinesi o estere di rilevanza strategica per lo sviluppo, contrarre finanziamenti da operatori sammarinesi o esteri, finanziare l'Eccellentissima Camera e gli Enti e le Aziende del settore Pubblico Allargato, "acquistare, detenere e vendere titoli pubblici emessi o garantiti dalla Repubblica di San Marino".
Inoltre l'IFP, soggetta ai poteri di vigilanza di Banca Centrale, sarà poi composta da un'Assemblea dei Soci, un Consiglio di Amministrazione e da un Collegio Sindacale. L'Assemblea dei Soci comprenderà i due Sindaci di Governo e il Segretario di Stato per le Finanze, il Consiglio di Amministrazione, interamente nominato dal Consiglio Grande e Generale, sarà composto da cinque membri compresi Presidente e Vice Presidente, scelti per idoneità e integrità e in possesso di lauree in materie economiche, finanziarie e/o giuridiche, e la maggioranza dei membri dovrà essere composta da cittadini sammarinesi o residenti. Il Collegio Sindacale sarà composto da tre membri anche loro di nomina consiliare.
Compreso a grandi linee cosa potrà essere l'IFP la prima che viene da chiedersi è se l'Eccellentissima Camera, le Segreterie di Stato, gli Enti e le Aziende del settore pubblico, i Dipartimenti e gli Uffici e Banca Centrale non sono ad oggi sufficenti a gestire adeguatamente il patrimonio pubblico, tanto da dover ricorrere alla creazione di un nuovo Istituto Finanziario, con nuovi dirigenti e manager da stipendiare, invece di ottimizzare e snellire le strutture esistenti permettendo loro di agire autorevolmente e autonomamente nei settori di competenza.
La seconda domanda invece, che rimanda e risponde alla prima, è relativa all'introduzione della "cartolarizzazione". ovvero la cessione di attività o beni di una società attraverso l'emissione ed il collocamento di titoli obbligazionari.
In due parole debito pubblico.
Cartolarizzare il patrimonio pubblico con lo scopo principale di recepire risorse, ovvero liquidità, principalmente per mantenere la pesante e farraginosa struttura pubblica.
Noi siamo contrari al debito pubblico mentre riteniamo sia necessario attuare scelte serie e coraggiose, fossero anche scomode, per rilanciare il paese smuovendolo dalla attuale posizione di stallo. Chiediamo a tutti di informarsi per comprendere le possibili conseguenze che potranno derivare dalla costituzione dell'Istituto Finanziario Pubblico, e coloro che come noi manifesteranno seri dubbi sulla sua necessità potranno, se lo vorranno, unirsi al coro del dissenso e adoperarsi per sventare il pericolo.
Impariamo a Fare Politica.
Comunicato stampa SottoMarino
Riproduzione riservata ©