La Segreteria di Stato per gli Affari Esteri ha inviato un messaggio di cordoglio per le numerose vittime della strage di Garissa in Kenya, esprimendo la propria ferma condanna e, insieme, il profondo cordoglio per le numerose vittime dell’ennesima strage di cristiani.
"Anche nell’ antica Repubblica del Titano – si legge - è vivo e pressante l’auspicio di una mobilitazione corale, che induca la comunità internazionale a non ignorare una cultura del terrore che sta minacciando le fondamenta della convivenza umana e strappando alla vita troppi innocenti, i nuovi esempi di martirio folle e ingiustificato".
La Segreteria di Stato reitera la propria posizione di Paese libero e democratico, amante della pace e strenuo difensore dei diritti umani e delle libertà fondamentali ed esorta una maggiore concertazione da parte della comunità internazionale, in particolare sotto l’egida delle Nazioni Unite, affinché prevalgano le ragioni della pace su quelle dell’odio e possa bloccarsi la spirale delirante di inaccettabili aggressioni alla vita e alla dignità dell’uomo.
"Non possiamo più permetterci – prosegue il messaggio della Segreteria di Stato - di distrarre lo sguardo da una pietosa realtà che sta imponendosi contro minoranze religiose e massacrando tanti cristiani nel mondo; è imperativo uno sforzo di civiltà straordinario, che vada nella direzione del ripristino di condizioni di pace e di civile convivenza, passando attraverso l’adozione delle misure più forti ed opportune, purché deliberate dalla comunità di Stati che lottano per quella sicurezza internazionale, oggi così duramente messa a repentaglio.
"Anche nell’ antica Repubblica del Titano – si legge - è vivo e pressante l’auspicio di una mobilitazione corale, che induca la comunità internazionale a non ignorare una cultura del terrore che sta minacciando le fondamenta della convivenza umana e strappando alla vita troppi innocenti, i nuovi esempi di martirio folle e ingiustificato".
La Segreteria di Stato reitera la propria posizione di Paese libero e democratico, amante della pace e strenuo difensore dei diritti umani e delle libertà fondamentali ed esorta una maggiore concertazione da parte della comunità internazionale, in particolare sotto l’egida delle Nazioni Unite, affinché prevalgano le ragioni della pace su quelle dell’odio e possa bloccarsi la spirale delirante di inaccettabili aggressioni alla vita e alla dignità dell’uomo.
"Non possiamo più permetterci – prosegue il messaggio della Segreteria di Stato - di distrarre lo sguardo da una pietosa realtà che sta imponendosi contro minoranze religiose e massacrando tanti cristiani nel mondo; è imperativo uno sforzo di civiltà straordinario, che vada nella direzione del ripristino di condizioni di pace e di civile convivenza, passando attraverso l’adozione delle misure più forti ed opportune, purché deliberate dalla comunità di Stati che lottano per quella sicurezza internazionale, oggi così duramente messa a repentaglio.
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