Era stato inserito all'ordine del giorno del Consiglio di settembre ma ora non è più sicuro che il progetto di legge a tutela dei titolari di obbligazioni subordinate emesse da Asset Banca arrivi in Aula. Firmato da SSD, Repubblica Futura e Civico 10, nasce per disciplinare le condizioni di rimborso attraverso la conversione in nuove obbligazioni subordinate emesse da Cassa di Risparmio. L'operazione – si legge - avrà durata 5 anni con rimborso alla scadenza. Prevede un prezzo di conversione pari al valore nominale delle obbligazioni subordinate acquisite da Carisp con remunerazione ad un tasso fisso cedolare lordo non superiore allo 0,75%.
Quel Pdl, però, non trova tutti d'accordo in maggioranza e potrebbe diventare oggetto di un nuovo confronto. O almeno, c'è chi spinge per un chiarimento. Da una parte c'è la volontà – più volte dichiarata e sostenuta da decreto – di salvaguardare tutti i risparmiatori e dall'altra ci sono le esigenze di sostenibilità di Cassa di Risparmio e di conseguenza dello Stato. Non si parla infatti di pochi spiccioli ma di decine di milioni di euro. Filtrano quindi dubbi, anche in considerazione della tipologia stessa dell'investimento, che prevede maggiori rischi. Perplessità che potrebbero rimettere tutto in gioco, anche alla luce della forte contrarietà del Fondo Monetario. C'è infatti chi teme un suo irrigidimento, con ricadute negative sul dialogo intrapreso.
“Auspico di no”, è il laconico commento del Segretario alle Finanze anche se in maggioranza non tutti vogliono correre questo rischio.
MF
Quel Pdl, però, non trova tutti d'accordo in maggioranza e potrebbe diventare oggetto di un nuovo confronto. O almeno, c'è chi spinge per un chiarimento. Da una parte c'è la volontà – più volte dichiarata e sostenuta da decreto – di salvaguardare tutti i risparmiatori e dall'altra ci sono le esigenze di sostenibilità di Cassa di Risparmio e di conseguenza dello Stato. Non si parla infatti di pochi spiccioli ma di decine di milioni di euro. Filtrano quindi dubbi, anche in considerazione della tipologia stessa dell'investimento, che prevede maggiori rischi. Perplessità che potrebbero rimettere tutto in gioco, anche alla luce della forte contrarietà del Fondo Monetario. C'è infatti chi teme un suo irrigidimento, con ricadute negative sul dialogo intrapreso.
“Auspico di no”, è il laconico commento del Segretario alle Finanze anche se in maggioranza non tutti vogliono correre questo rischio.
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