“Sono stati 4 anni intensi e difficili, in cui il paese ha attraversato un oceano in tempesta con eredità pesanti. Sfido chiunque a gestirlo in maniera diversa.” Teodoro Lonfernini non vuole autoincensarsi - chiarisce subito - ma rendere conto di quanto fatto, “ si passava - ironizza – dalle buone pratiche turistiche a quelle fognarie”. E' soddisfatto di aver riscritto, da subito, le regole del gioco e di aver costruito un nuovo piano strategico. L'aver messo mano a Convention & Visitors Bureau ha inciso sulla salute economica della società che da gestione mista è passata al 100% pubblica. Ricorda accordi specifici con altre realtà, con la Cina e l'Organizzazione Mondiale del Turismo. “Abbiamo conquistato grande credibilità sullo scenario internazionale – spiega - e ricadute in termine di immagine dalla partecipazione all'Expo di Milano”. Lonfernini va fiero di aver alzato il livello interno lavorando sugli eventi, di aver riportato il flusso turistico in Centro Storico. “Il 2015 – dice - è stato un anno complicato ma abbiamo recuperato e gli indicatori sono dalla nostra parte”. Non dimentica lo sport, l'aver rinegoziato la convenzione per il Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini ha garantito un notevole risparmio. A proposito di tagli, punta il dito contro chi si “riempie la bocca” di ricette per il settore. “Tutte balle: non si ha futuro – afferma – se riduciamo gli investimenti. E chi oggi dice che bisogna puntare sul turismo ha fatto sì che il budget si riducesse, tagliandolo del 64% rispetto al 2012”.
Nel servizio l'intervista al Segretario al Turismo Teodoro Lonfernini
Nel servizio l'intervista al Segretario al Turismo Teodoro Lonfernini
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