Il consigliere Francesco Mussoni lascia la Direzione del Pdcs. Da tempo fa parte del gruppo dirigente del Partito e le dimissioni, ci ha detto, sono un segno costruttivo per rilanciare l'azione politica.
Più volte Segretario di Stato e consigliere in quattro legislature, compresa quella attuale, Francesco Mussoni è uno degli esponenti tra i più rappresentativi del Pdcs e la scelta di lasciare la Direzione, solleva inevitabilmente interrogativi. “È un fatto di metodo, di gestione, di conduzione, di alcune scelte politiche – spiega Mussoni - che invece andrebbero approfondite e discusse. Soprattutto in un momento in cui siamo all'opposizione, per ricreare condizioni di governo, e anche per fare in modo che il trend politico sul nostro partito cambi, perché negli ultimi anni, bisogna essere onesti, non è cresciuto il nostro partito. Credo sia opportuno cercare di sviluppare valutazioni politiche diverse. Quindi il mio è un segno costruttivo, in realtà. Bisogna fermarsi un attimo a discutere di più su come elaborare e rilanciare l'azione politica, in modo forte intelligente e determinato”. Mussoni insieme, insieme al collega di partito Teodoro Lonfernini, ha dato vita nel giugno dell'anno scorso, al laboratorio politico“Officina delle Idee”. E proprio Lonfernini, in mattinata, ha manifestato forte dissenso col suo partito, su una nomina avvenuta in Consiglio, ma Mussoni nega facili deduzioni. “La mia casa – precisa il consigliere - è il partito. Officina delle Idee è un laboratorio perché bisogna innovare anche uscendo dagli schemi. Lo vedo come elemento positivo, però non confondiamo acqua e vino!”.
Più volte Segretario di Stato e consigliere in quattro legislature, compresa quella attuale, Francesco Mussoni è uno degli esponenti tra i più rappresentativi del Pdcs e la scelta di lasciare la Direzione, solleva inevitabilmente interrogativi. “È un fatto di metodo, di gestione, di conduzione, di alcune scelte politiche – spiega Mussoni - che invece andrebbero approfondite e discusse. Soprattutto in un momento in cui siamo all'opposizione, per ricreare condizioni di governo, e anche per fare in modo che il trend politico sul nostro partito cambi, perché negli ultimi anni, bisogna essere onesti, non è cresciuto il nostro partito. Credo sia opportuno cercare di sviluppare valutazioni politiche diverse. Quindi il mio è un segno costruttivo, in realtà. Bisogna fermarsi un attimo a discutere di più su come elaborare e rilanciare l'azione politica, in modo forte intelligente e determinato”. Mussoni insieme, insieme al collega di partito Teodoro Lonfernini, ha dato vita nel giugno dell'anno scorso, al laboratorio politico“Officina delle Idee”. E proprio Lonfernini, in mattinata, ha manifestato forte dissenso col suo partito, su una nomina avvenuta in Consiglio, ma Mussoni nega facili deduzioni. “La mia casa – precisa il consigliere - è il partito. Officina delle Idee è un laboratorio perché bisogna innovare anche uscendo dagli schemi. Lo vedo come elemento positivo, però non confondiamo acqua e vino!”.
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