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Terrorismo e migrazioni all'Osce, Valentini: "Alla violenza non si può rispondere con la violenza"

3 dic 2015
Terrorismo e migrazioni all'Osce, Valentini: "Alla violenza non si può rispondere con la violenza"
Terrorismo e migrazioni all'Osce, Valentini: "Alla violenza non si può rispondere con la violenza"
A Belgrado si sono conclusi i lavori del Consiglio Ministeriale dell’OSCE, che ha visto la partecipazione del Segretario di Stato agli Affari Esteri, Pasquale Valentini, insieme a 40 Ministri degli Esteri dell'area OSCE. Terrorismo e migrazione i temi caldi del confronto. Tutti i partecipanti concordi sulla necessità di ristabilire il dialogo e trovare una soluzione politico-diplomatica ai conflitti in corso, che prescinda dall'uso della forza. Valentini ha preso la parola ribadendo “la necessità di una svolta nel modo di porsi dell’intera Comunità internazionale”, per “dare vita a un’azione unita e ben coordinata, quale risposta efficace alla cultura dell’odio e della violenza che il terrorismo cavalca ed alimenta”. Alla violenza non si può rispondere con la violenza; occorre invece costruire la sicurezza e la fiducia – ha aggiunto Valentini – che si plasmano “educando i popoli ad una cultura dell’accoglienza, della solidarietà e della tolleranza”. Il Consiglio Ministeriale dell'OSCE è stato anche l' occasione per alcuni incontri bilaterali. Con i Ministri degli esteri della Svezia e del Kazakhstan si è discussa la possibilità di ampliare le relazioni, soprattutto nel settore commerciale e del turismo, e con il  Direttore del Dipartimento dell'Unione Europea per le relazioni con l'esterno il confronto è stato sul processo di negoziato in corso per l'Accordo di Associazione.

ST

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