Un provvedimento legislativo per fissare tempi certi e permanenze limitate nel tempo sulla poltrona di Segretario di Stato. Lo promuovono 5 singoli consiglieri, una rappresentanza trasversale delle forze politiche: Maria Luisa Berti e Gian Nicola Berti di Noi Sammarinesi, Federico Bartoletti degli Europopolari, Matteo Fiorini e Andrea Zafferani di Alleanza Popolare. In tre articoli propongono che l’incarico in Congresso di Stato non possa durare più di dieci anni complessivi, quindi cumulando i vari mandati, e non possa ripetersi che dopo una pausa di almeno un decennio. E’ una norma più restrittiva della precedente e non avrà influenze sull’attuale legislatura dal momento che prevede il completamento del mandato per chi avesse superato il termine. “Non è una legge contro qualcuno – precisano – ma l’affermazione di un principio antico, voluto dai nostri avi e applicato da sempre per i Capitani Reggenti”. Il criterio è quello di un equilibrio dei poteri, la volontà quella di evitare la concentrazione nelle mani di pochi per un lungo lasso di tempo. “Questo – fanno notare – non solo determinerebbe un accumulo di influenza, quasi di dominanza, ma ridurrebbe notevolmente anche la capacità propulsiva di un Segretario e quindi di un esecutivo. Auspicano invece un ricambio generazionale, un rinnovamento della politica. Sono certi di poter contare su una ampia condivisione, soprattutto da parte della cittadinanza. Il progetto è stato depositato ieri e sarà affrontato nella prima sessione utile del Consiglio Grande e Generale. Nel Patto ne hanno già parlato, hanno raccolto in linea di massima consensi. Al momento del voto si registrerà l’effettiva condivisione. E’ una legge qualificata e richiederà una maggioranza qualificata.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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