Rete e Mdsi tornano sul tema telecomunicazioni, sulla partnership con ZTE, la creazione della Public Netco richiamando la delibera che – dicono – “solleva rilievi da parte della Commissione di Controllo per la Finanza pubblica, tra i quali l'assenza di riferimenti per verificare il rispetto della normativa contabile, la non contezza della modalità e della coerenza dell'uscita delle risorse AASS, per una spesa che non risulta nella programmazione”. “Non solo – aggiunge DIM - vengono elencate tutte le difficoltà nel controllo della legittimità di spesa (di 600.000 euro) ma viene fatto emergere come “l'accordo commerciale conferisca uno stato di privilegio e di posizione dominante al partner individuato (ZTE)" e che DIM considera equiparabile ad un “monopolio interno al territorio nel settore TLC”.
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