L'unione per la Repubblica interviene sulle richieste inviate dalla Guardia di Finanza in relazione alla cosiddetta “Operazione Torre d'Avorio”. Lettere in cui si invitano i contribuenti a giustificare redditi e transazioni finanziarie di alcuni anni fa. “La stranezza – scrive in una nota – è che la cosa riguarda anche cittadini sammarinesi che hanno effettuato normali transazioni finanziarie, senza aver ricevuto alcun avviso da parte delle Autorità della Repubblica di San Marino”. Per l'UPR è indispensabile che una immediata chiarificazione. “Spero – afferma il capogruppo, Marco Podeschi - che il Governo abbia già fatto i necessari passi a livello Diplomatico. Il fatto non si può circoscrivere solo ad un atto di natura fiscale verso le Autorità Italiane. Mentre il fisco italiano scheda e chiede di giustificare ai sammarinesi le proprie transazioni finanziarie – aggiunge - le Autorità sammarinesi non tentano nemmeno di recuperare le multe elevate a San Marino ai cittadini italiani. C'è un problema di politica estera a cui va data una risposta di politica estera. Mi auguro – conclude Podeschi che il Governo risponda anche nelle Sedi Istituzionali competenti riferendo se necessario anche nella Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri”.
SB
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