Le vicende riguardanti Paolo Oliverio, scoppiate anche in Repubblica, s’infittiscono conseguentemente all’emersione di nuovi episodi. Al momento, tranne qualche dichiarazione, non ci risulta alcuna iniziativa ufficiale in corso da parte del Congresso di Stato. Intervistato dalla televisione di Stato, lo scorso 11 gennaio, il Segretario Arzilli aveva dichiarato: “Stiamo raccogliendo informazioni su questa persona e sulle sue attività in Repubblica a breve, probabilmente lunedì, saremo in grado di commentare quanto accaduto”. Lunedì è passato è, non per iniziativa del Governo, si sono rilevati nuovi fatti:
• Paolo Oliverio, dal 2007, era amministratore della “Po e Partners” srl di Rovereta. Società che, secondo San Marino RTV, fino a poche ore fa risultava ancora attivadi cui detiene il 90% delle azioni ;
• L'Ordine dei commercialisti di San Marino ha confermato quanto da noi sollevato in un’apposita interpellanza. Oliverio risulta davvero come docente di un corso di formazione nel 2012;
• Un'appropriazione indebita per importi rilevanti. Questa l'ipotesi di reato che compare nella rogatoria inviata a fine dicembre dalla Dda di Roma al Tribunale di San Marino che la sta eseguendo.
Non vorremmo che il Governo si presentasse di fronte con le stesse inspiegabili titubanze manifestatesi nel caso delle intercettazioni SMI. Può esserci qualche relazione tra le due vicende?.
Il dubbio pare legittimo dato che, lo schema, purtroppo, sembrerebbe il medesimo. Il solo fatto che poi nel 2009 Oliverio avrebbe consegnato ai servizi segreti italiani una lista contenente i nomi di cittadini italiani che avevano trasferito i propri soldi a San Marino per conquistarsi la qualifica di fonte di prova dell’AISI avrebbe dovuto consigliare il governo a reazioni più forti. Come può il fiscalista avere ottenuto in aperta violazione di legge, nel 2009 (vale la pena sottolinearlo), una mole di dati sensibili di questo tipo?. Paolo Oliverio ha avuto a disposizione, per il raggiungimento di questi obiettivi, di terminali interni di vario tipo al nostro sistema? Come avrebbe potuto, altrimenti, raggiungere questo tipo di risultato?
Comunicato stampa
Partito Socialista
Unione Per la Repubblica
• Paolo Oliverio, dal 2007, era amministratore della “Po e Partners” srl di Rovereta. Società che, secondo San Marino RTV, fino a poche ore fa risultava ancora attivadi cui detiene il 90% delle azioni ;
• L'Ordine dei commercialisti di San Marino ha confermato quanto da noi sollevato in un’apposita interpellanza. Oliverio risulta davvero come docente di un corso di formazione nel 2012;
• Un'appropriazione indebita per importi rilevanti. Questa l'ipotesi di reato che compare nella rogatoria inviata a fine dicembre dalla Dda di Roma al Tribunale di San Marino che la sta eseguendo.
Non vorremmo che il Governo si presentasse di fronte con le stesse inspiegabili titubanze manifestatesi nel caso delle intercettazioni SMI. Può esserci qualche relazione tra le due vicende?.
Il dubbio pare legittimo dato che, lo schema, purtroppo, sembrerebbe il medesimo. Il solo fatto che poi nel 2009 Oliverio avrebbe consegnato ai servizi segreti italiani una lista contenente i nomi di cittadini italiani che avevano trasferito i propri soldi a San Marino per conquistarsi la qualifica di fonte di prova dell’AISI avrebbe dovuto consigliare il governo a reazioni più forti. Come può il fiscalista avere ottenuto in aperta violazione di legge, nel 2009 (vale la pena sottolinearlo), una mole di dati sensibili di questo tipo?. Paolo Oliverio ha avuto a disposizione, per il raggiungimento di questi obiettivi, di terminali interni di vario tipo al nostro sistema? Come avrebbe potuto, altrimenti, raggiungere questo tipo di risultato?
Comunicato stampa
Partito Socialista
Unione Per la Repubblica
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