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Verso il Governo: incontro informale fra Coalizioni; poi l'Ufficio politico di AR

Pochi dubbi, ormai, sul “matrimonio politico” fra Democrazia e Libertà e la coalizione Libera/PS e PSD. Previsto un articolato iter istituzionale, a seguito dell'eventuale perfezionamento dell'intesa

24 giu 2024
Alleanza Riformista

Iniziato nel tardo pomeriggio il vaglio dell'Ufficio politico di Alleanza Riformista all'intesa preliminare fra Coalizioni raggiunta venerdì. Forse l'ultima tessera del puzzle ancora da collocare; dopo l'ok delle altre Direzioni al documento. Prologo del confronto tutto interno ad AR, il vertice informale odierno - a Via delle Scalette - fra i vertici di Democrazia e Libertà e quelli di Libera/PS e PSD. Che torneranno probabilmente a vedersi domani, per tirare le fila di queste consultazioni partite in salita; ma che parrebbero comunque avviate – il condizionale è d'obbligo - verso l'epilogo più prevedibile. Salvo inciampi, allora, DC ed AR potrebbero tornare a Palazzo ancor prima della deadline del 27 giugno;

per la consegna dell'accordo politico, firmato da tutte le forze coinvolte, alla Reggenza. Da qui – ai sensi di legge – un cammino a tappe: dopo aver ricevuto comunicazione dai Capi di Stato, dell'esito positivo delle trattative, il Segretario agli Interni è chiamato alla pubblicazione - tramite manifesto – della maggioranza uscita dalle elezioni, oltre ai nomi di tutti i candidati eletti.

Espletata questa formalità i Capitani Reggenti convocheranno il primo Consiglio Grande e Generale della Legislatura. Un massimo di 15 giorni per questo adempimento, ma la tempistica potrebbe essere più contenuta. Nella seduta di insediamento verrà nuovamente data comunicazione dell'esito della tornata, e si nominerà la Giunta permanente delle elezioni: chiamata a vagliare eventuali ricorsi. Al momento – per la cronaca – pare non ve ne siano. La Reggenza inoltre indicherà formalmente la data della seduta successiva; che dovrà tenersi anche questa volta entro i 15 giorni successivi. In quell'occasione si procederà con il giuramento dei consiglieri, e la nomina dell'Ufficio di Segreteria.

A questo punto i Capi di Stato convocheranno la maggiore delle liste della coalizione vincitrice – ovvero la Democrazia Cristiana -, per assegnarle il mandato per la formazione del nuovo Esecutivo. In tal caso le norme vigenti non prevedono una tempistica; sarà piuttosto decisa dalla Reggenza, sulla base del colloquio. Non esclusa la possibilità, per la Lista, di richiedere successivamente una proroga. Una volta che poi consegnerà il programma di governo, indicando i nomi dei Segretari di Stato - con relative deleghe principali e secondarie -, la Reggenza fisserà il primo UdP della Legislatura per la convocazione del successivo Consiglio. Dove all'ordine del giorno vi sarà l'approvazione del programma e della squadra di governo. Questo dunque l'iter, sempre che dalle consultazioni – ormai all'ultimo miglio – non emergano sorprese.






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