Si chiude con una condivisione unanime sul piano programmatico il vertice tra le quattro forze di maggioranza, che approvano senza riserve la proposta del PSD di adottare una “legge obiettivo”, così è stata definita, un provvedimento omnibus cioè che indichi i progetti da adottare, stabilisca il percorso per raggiungere i risultati e ponga dei limiti temporali, determinando cioè rigidamente l’agenda dell’esecutivo. Un piano di lavoro che dovrà essere varato dal Consiglio Grande e Generale e dal quale non sarà concessa alcuna deroga, per lo sviluppo delle attività produttive e di servizio, per attuare efficaci misure di politica sociale e del lavoro, per indirizzare investimenti e progetti innovativi nell’ambito della formazione dei giovani, anche dopo il percorso di formazione scolastica. L’intesa sulla validità della legge obiettivo c’è, adesso si tratta di verificare la condivisione dei contenuti, di spostare cioè il confronto sui dettagli. Più complesso è il discorso sul piano politico, l’altro aspetto toccato nel vertice di maggioranza. Qui le 4 forze non sembrano perfettamente allineate; non piace a tutti l’ipotesi di allargamento della maggioranza, si preferisce parlare di una coalizione futura, di aprire il percorso verso l’alleanza di Centro Sinistra. Più decisi Socialisti e Democratici e Democratici di Centro, meno entusiasti Alleanza Popolare e Sinistra Unita, che ritengono invece la maggioranza esista già, abbia i numeri per governare e non sia opportuno pensare ad un allargamento. Nessuna preclusione alla ricerca di intese per la futura coalizione, basate sui progetti e le cose da fare, ma con tempi diversi. Per PSD e DdC invece la due cose viaggiano di pari passo: la legge obiettivo diventa il viatico per la coalizione futura: di qui si parte. Nei prossimi giorni la maggioranza parteciperà, questa volta congiuntamente, agli incontri con le singole forze che hanno dichiarato la disponibilità ad aderire ad un progetto di coalizione di centro sinistra, vale a dire Europopolari, Nuovi Socialisti e Sammarinesi per la Libertà. Colloqui per valutare insieme gli aspetti programmatici, verificare le condivisioni e cominciare a ragionare sulla aggregazione con la quale si dovranno affrontare le prossime consultazioni elettorali.
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