E’ il giorno del confronto, della verifica, all’interno della maggioranza, della coesione fra le 4 forze che la compongono, della compattezza, della condivisione dei progetti, delle cose da fare. Dopo una serie di colloqui individuali, con le delegazioni di ognuno degli altri 3 partiti di Governo, il PSD ha elaborato un documento che è stato sottoposto agli alleati. E’ su questo che si dovrà pronunciare il vertice di maggioranza, chiamato ad esprimersi anche in merito alla proposta dei Socialisti e dei Democratici di definire un testo di legge che fissi priorità e metodi operativi, che sappia accelerare i tempi e non lasci spazio a deroghe di alcun genere. Diversi i nodi da sciogliere, primo fra tutti quello della solidità della coalizione, della capacità di elaborare progetti ma anche di dotarli di quell’appoggio necessario in Consiglio Grande e Generale per portare a compimento l’iter parlamentare dei provvedimenti. E’ questa una delle note dolenti, quella che più di altre ha fatto vacillare la maggioranza. L’episodio dei franchi tiratori sembrava alle spalle dopo i chiarimenti sul giusto processo, ma l’ordine del giorno finito in pareggio, 28 a 28, ha riaperto la ferita e dimostrato il perdurare di un malessere. Sul tavolo c’è anche l’ipotesi di allargamento, anche se qualcuno ritiene improprio chiamarla in questo modo. I protagonisti preferiscono parlare di un percorso per la futura coalizione di Centro Sinistra, un progetto di largo respiro al quale hanno dato disponibilità i Sammarinesi per la Libertà, gli Europopolari e i Nuovi Socialisti. Un tema delicato sul quale le posizioni non sono proprio vicine. Se gli esponenti di Sinistra Unita sono piuttosto scettici, non sono entusiasti neppure i rappresentanti di Alleanza Popolare. Il confronto è aperto in vista soprattutto della coalizione che la legge elettorale impone di formare, ma anche per garantire quella governabilità assolutamente necessaria. Toni abbastanza distesi, nel vertice sul quale gravavano molte aspettative, anche se non sono mancati momenti di confronto critico. Nessuna posizione ufficiale almeno al momento.
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