Tutti i consiglieri hanno chiesto di intervenire sul progetto strategico pluriennale che arriva dal tavolo per lo sviluppo. Tre i focus: impresa, turismo e commercio, settore bancario-finanziario. San Marino punta sulla sua sovranità, sull'integrazione europea e ovviamente sul rapporto con l'Italia. Si vogliono semplificare le norme, in primis quelle che hanno un impatto diretto sull'economia e sulla vita delle imprese, creando una banca dati centrale e riorganizzando la pubblica amministrazione. Il piano delle infrastrutture punta a un nuovo collegamento con la costa romagnola, all'aeroporto, all'approvvigionamento idrico e alla gestione dei rifiuti. Bando di gara per la cessione ai privati di Centrale del latte e mattatoio. Tra i settori da esternalizzare: la gestione delle sale teatrali, l'ufficio informazioni turistiche e l'ufficio guide. La punta avanzata della San Marino che cambia è il parco scientifico-tecnologico. Si al rilascio della licenza ex-post, per permettere l'avvio di una attività in pochi giorni. No a interventi fiscali a pioggia. Si all'adozione dell'Iva entro l'anno ma con una modulazione differenziata per i comparti del commercio al dettaglio, del turismo e dei servizi. Intanto si lavora a un piano di incentivi a favore delle ristrutturazioni immobiliari, della riqualificazione architettonica, dell'efficienza energetica, dell'antisismica. Si alla revisione degli incentivi per creare posti di lavoro per i giovani, le donne, i precari. La chiave di volta del turismo si chiama cultura, mentre per il commercio si punta a superare il vincolo di intestazione del 51% in capo a un residente. Strategico il rilancio del comparto bancario e finanziario. E la prima concretizzazione è nel libro bianco di Abs.
Sonia Tura
Sonia Tura
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